lunedì 9 maggio 2011

Recensione: "Alterra" di Maxime Chattam

Titolo: Alterra
Autore: Maxime Chattam
Editore: Fazi
Collana: Lain
Pagine: 380
Prezzo: 18.50€
Data di uscita: 24/03/2011
New York, vigilia di Natale. Una sola notte può cambiare ogni cosa. Una bufera di neve si abbatte sulla città, avvolgendola nel buio più totale. Al suo risveglio, Matt, quattordici anni, scopre che quanto lo circonda, la città, le strade, i palazzi, è stato invaso da una vegetazione selvaggia. Gli apparecchi elettronici sono fuori uso. Degli adulti, nessuna traccia. La natura si è ribellata all'uomo. Per l'umanità è il caos. Per il pianeta, forse, la salvezza. L'avventura di Matt ha inizio così: ad accompagnarlo ci sono Tobias, il suo migliore amico, e Ambra, una ragazza che vive su un'isola governata da un gruppo di bambini scampati al disastro. Presto, i tre comprendono che c'è un universo da scoprire se vogliono sopravvivere nel nuovo mondo. Perché il futuro della terra è nelle loro mani, e in quelle di tutti i bambini...

Recensione
Ecco uno di quei libri dalle premesse allettanti: copertina dark d'ordinanza, trama accattivante con tanto di tema distopico,molto in voga al momento, e infine una garanzia come quella della collana Lain della Fazi che da sempre ci ha abituato a un certo tipo di libri. Risultato? Una mezza delusione per un prodotto davvero poco convincente. Il problema principale di Alterra e causa primaria della mia estrema difficoltà nello scriverne una recensione è che nulla, dopo la sua lettura, ti rimane in termini di coinvolgimento e nulla, ahimè, ti verrebbe da dire o, in questo caso, scrivere.
Pensavo di trovarmi di fronte a un fantasy-distopico e invece mi sono trovata davanti un libro che ne è una pallida imitazione o che, forse per la scrittura bassa ed elementare, è semplicemente indirizzato a un pubblico molto giovane, direi per i dodicenni o giù di lì. Uno young adult che è molto young e poco adult, insomma, dove i personaggi risultano piatti (i tre protagonisti, mi duole dirlo, sono insulsi), non trasmettono nulla e i clichè abbondano ad ogni piè sospinto e non basta certo una fine piena di azione e di interessanti(?) risvolti a risollevare un libro dove la noia sembra fare capolino pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo. Non riesco davvero a capire i paragoni con Harry Potter o addirittura il Signore degli Anelli. Niente di più lontano, ve lo garantisco, ma immagino siano associazioni tristemente create ad hoc solo per la campagna pubblicitaria e per attirare lettori.
L'unico pregio di Alterra, oltre la fine, è la parte iniziale di introduzione, che in effetti invoglia a proseguire la lettura. L'idea di base di una Tempesta che riversatasi sulla Terra sconvolge totalmente gli equilibri, una sorta di metafora ecologista in cui la Natura si ribella alle leggi degli uomini e ai loro continui soprusi nei confronti del pianeta è davvero affascinante e, in un certo qual modo, fa riflettere. Ma il tutto è stato gestito male, in modo decisamente superficiale e poco convincente, scadendo nel banale.
Concludendo con il fatto che il libro non finisce e anzi ti lascia a metà, preannunciando l'ovvio seguito che credo proprio non leggerò, questo libro lo consiglio solo ai giovanissimi e a chi ama le letture leggere.

Giudizio: ★★ 

7 commenti:

  1. nooo...sigh...l'ho comprato un po d tempo fa xche sembrava promettere bene, ancora devo leggerlo...l'affronterò con spirito diverso allora senza aspettative

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  2. Bellissima recensione, molto coraggiosa, brava Vale :-)

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  3. Devo dire che invece a me è piaciuto MOLTISSIMO, e secondo me dipende anche dallo spirito con cui si legge questo libro. Mi spiego. Innanzitutto io l'ho letto per il concorso della Lain legato al libro - questo per dire che non avevo molta voglia di leggerlo - e non conoscevo l'autore, ma poi man mano che lo leggevo mi ha sempre più preso e coinvolto: è veramente ben raccontato e scritto, i personaggi sono davvero ben delineati e intelligentemente costruiti, la trama è molto coinvolgente e non è noioso nemmeno per una pagina (le ambientazioni e le meccaniche della storia cambiano più volte volte nell'arco del romanzo!). Come dicevo inizialmente bisogna vedere con che spirito ci si approcia al libro, innanzitutto è un libro rivolto principalmente ai YA, MA non siamo assolutamente in linea con distopici che sono usciti recentemente, proprio altro piano (in senso positivo), poi si è vero che c'è la morale ambientalista alla base ma è vero anche che lo si sminuisce portandolo a un incrocio distopico - ambientalista, perchè è un libro davvero più profondo di quanto non si creda - per questo secondo me è giustificato il paragone fatto con HP - in quanto porta a rilettere tranquillamente anche gli adulti a confrontarsi su argomenti come la scienza, Dio, le proprie paure, le persone, il proprio potenziale, l'amicizia (e ad oggi un libro che lo faccia merita un pulizer perchè è mooolto difficile!). Io leggo di tutto dalla Aidan alla Keri ad Hp alla Oliver a Tolstoj per dire e devo dire che questo libro è molto bello, sono presenti sottigliezze, sui temi prima citati, con estema arguzia e maschera una dissacrante ironia e metafora del mondo moderno. Questo per dire che è vero che è un distopico ma è molto ben fatto, permette di fare - a ragazzi/adulti - riflessioni in un'ottica moderna combinata a un'avventura molto avvincente (ovvio non è Robert Ludlum). Non sto criticando la recensione fatta ben inteso perchè a ciascuno può piacere/non piacere, volevo solo far trasparire una linea interpretatica del libro che secondo me è importante - visto anche che il blog è molto letto - e di cui al libro va reso merito e che a qualcuno magari potrebbe interessare, in quanto io stessa leggendo la recensione non sarei stata attirata affatto dal comprarlo e che invece MERITA leggere.
    Detto questo vi ringrazio moltissimo per gli aggiornameti sempre puntuali che date. Ciao ;)
    V.Millay

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  4. Non l'ho ancora letto (probabilmente, vista la recensione negativa,lo leggerò in formato ebook),ma conosco molto bene Chattam, autore che apprezzo e stimo, e quindi consiglio a tutti,soprattutto a coloro che non hanno apprezzato il suo tentativo di cimentarsi col fantasy, di leggere la trilogia che ha scritto qualche anno fa, edita da Sonzogno. Sono tre romanzi thriller accomunati dalla presenza dello stesso detective (L'anima del male, In tenebris e Il veleno del ragno)e li ho trovati molto affascinanti ed intriganti ....anche 'Arcana' un altro suo recente romanzo era molto carino: un thriller scritto sulla falsa riga di 'Angeli e Demoni' e il 'Codice da vinci' :)

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  5. Oh cavolo... Mi aspettavo molto dal libro e ora con questi pareri contrastanti sono molto confusa... Ci penserò su.

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  6. Millay oltre allo spirito può anche darsi che siete di due gusti diversi :) Oioi le dopo le recensioni di entrambe sono indecisa se comprarlo o no... mi sa che finirò a fare un tocco O: XD
    Moony Black

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  7. Io non l'avevo messo il lista perchè già dalla trama mi sembrava troppo young. Ora ne ho conferma. Beh...una spesa in meno :)

    Emy

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