mercoledì 9 marzo 2011

Recensione: "Un soffio di gelo" di Laurell K. Hamilton

Titolo: Un soffio di gelo
Titolo originale: A lick of Frost
Autore: Laurell K. Hamilton
Editore: Nord
Pagine: 372
Prezzo: 19.60€
Data di uscita: 17/02/2011
altro: sesto libro della serie Meredith Gentry


Trama: Sono Meredith Gentry, principessa della corte Unseelie. Da quando mi sono trasferita nel palazzo di mia zia Andais, dirado mi è capitato di andare a Los Angeles, dove un tempo lavoravo come detective privata. Ma adesso sono costretta a tornare in città per difendere le mie guardie del corpo, dato che tre di loro – Rhys, Galen e Abeloec - sono in grave pericolo. Lady Caitrin, nobile della corte Seelie, li ha infatti accusati di stupro. Se fossero giudicati colpevoli, Ferie ne chiederebbe l'estradizione e loro sarebbero condannati alla tortura eterna. Non posso permettere che ciò accada, soprattutto dal momento che sono innocenti. Sono certa che questo processo sia solo una manovra di mio zio Taranis, sovrano della Luce e delle Illusioni, per arrivare a me. Lui mi ha sempre odiato e, quando ero piccola, ha persino cercato di uccidermi. Adesso, però, ho paura che abbia in mente ben di peggio: non c'è niente che Taransi desideri di più di un figlio e, se lo avesse da me, quel bambino sarebbe legittimo erede sia della corte Seelie sia di quella Unseelie. Per questo è disposto a tutto pur di assicurarsi che io sia soltanto sua...

Recensione

Fantastico. Questa è la prima parola che mi è venuta in mente una volta che ho voltato l’ultima pagina. E mai, come in questo libro, l’ansia e la voglia di proseguire la lettura si sono fatte così forti come una volta conclusolo, ma ahimè toccherà attendere un po’ per poter vedere come proseguirà la storia.
Con Un soffio di gelo, che a mio avviso è il libro migliore della serie della Hamilton, incentrata sulla principessa sidhe Meredith Gentry, tra quelli fino ad ora letti e pubblicati dalla Nord qui in Italia, arriviamo finalmente ad un momento cruciale della storia: il quesito che ha mosso mari e monti nella trama dei libri precedenti ed ha fatto da filo conduttore per tutte le scene di sesso, a volte gratuito, a cui si è assistiti nell’avvicendarsi della storia, trova fine in questo libro con una lauta e incredibile ricompensa. Qui abbiamo un grande esempio di come la Hamilton sia riuscita a soddisfare tutti senza escludere nessun co-protagonista principale.
La storia riprende, a un mese dalla Caccia selvaggia liberata nel libro precedente, con un ampio spazio iniziale dedicato alla politica fay ed umana, messi a tavolino in uno scontro giudiziario per cercare di proteggere e salvare alcune delle guardie del corpo di Merry dall’accusa di violenza sessuale ai danni di una nobile Seelie; prosegue poi nella parte centrale, in cui scopriamo qualcosa di più personale sul passato e la natura di Frost e sulla personalità di Rhys (due dei miei personaggi preferiti), con una parte giusta e pertinente di sesso non gratuito o contorto, come invece a volte può essere avvenuto in precedenza. Ed infine si conclude con pazzia, dolore e sofferenza, perché la gioia non fa proprio parte di questo libro, mentre la magia faerie ritorna sempre più in vita per mano del volere della Dea e del suo Consorte e delle loro apparizioni fugaci.
Il libro è ben strutturato, forse anche troppo, e la cosa può incutere timore e soggezione in chi ne segue la storia, perché sembra che qualcosa si sia finalmente mosso nella scrittrice che ultimamente non aveva proprio dato il meglio di sè, perdendo di vista quella che era la vera trama principale. Si presenta ricco di personaggi, ma tutti ben giostrati e alcune scene sono risultate davvero d’effetto. Un esempio sono: lo scoppio/sfoggio di follia ormai denunciata e incontrollata di Taranis o di Andais stessa, nota ed immortale nella sua perversione di sangue e dolore; oppure ancora la dolcezza di alcuni Corvi che riescono finalmente a trovare un ruolo da assumere con forza ed ostinazione al cospetto di Meredith, mentre il suo cuore è ora più che mai schierato verso una sola cerchia di adoratori: Doyle e Frost! E’ un libro ricco di emozioni, forti e contrastanti, ma che scalda il cuore e cattura l’attenzione, non da subito ma verso una prima discreta metà.
Questo non è un giudizio di parte, anche se è passione quella che nutro per questa scrittrice ormai da anni, ma quando la critica non è a suo favore sono la prima a dirlo. La Hamilton in questo libro mi ha stupito e mi ha nuovamente conquistato. In un raggio d’azione di pochi giorni e di tot pagine ha finalmente rimesso in moto la storia con colpi di scena ben regolati e soprattutto con una protagonista che incarna sia la sessualità più alta e la fertilità più procace nel pieno del suo compimento, riuscendo comunque a motivare ogni sua azione senza renderla una storia di solo sesso. Questo è proprio uno dei pregi della storia.
La consiglio caldamente perché ha l’abilità, se vista nella giusta ottica e specialmente con il giusto sguardo mentale di un fay e non di un semplice umano, di conquistarti e di emozionarti in modo inequivocabile. Bellissimo e il finale vi sconvolgerà tra dolcezza e sofferenza!

Giudizio ★★★★★

4 commenti:

  1. Con questa serie sono indietrissimo, quindi scusa Nevia ma non leggo la tua sicuramente bellissima recensione onde evitare spoiler, anche non voluti. ma prima o poi mi metto in pari...prima o poi...
    Bluefly

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  2. Anche io sono indietrissimo su questa serie :) Avevo smesso perchè le troppe scene "a luci rosse" stavano cominciando a stufarmi...ma se mi dici così mi viene voglia di ricominciare ^-^

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  3. per le scene a luci rosse andiamo ad alti e bassi, anche io ho avuto momenti di titubanza che po rimediavano con successivo o ritornavano con quello seguente. ho imparato a vederlo alla maniera dei Fay che se no non ne uscivo viva XDD

    Blueeeeeeee forza a prenderti le economiche!

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  4. Devo ancora leggerlo ma questa recensione mi rincuora. Purtroppo ho scoperto questa serie solo recentemente ma la trovo accettabile dai.

    Giulia

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