lunedì 14 marzo 2011

Recensione: "L'alba della chimera" di Margaret Gaiottina

Titolo: L'alba della chimera
Autore: Margaret Gaiottina
Editore: Mamma edizioni
Pagine: 250
Prezzo: 9.80€

La Tessaglia selvaggia dei monasteri segreti. Un santuario dedicato ai riti bacchici. Il Guardiano più antico dell'era comune. Ma non si erano finalmente estinti tutti i vampiri? E allora, perché Matthew si ostina a restare un succhia sangue e per di più mutaforma? Perché... Christabel Rochester è destinata a morire e solamente un vampiro può salvarla. Un vampiro che faccia il proprio freddo sporco lavoro. Niente di più facile, se Christabel non fosse tanto irresistibile.

Recensione
Credo che gli autori, anzi le autrici italiane di urban fantasy non facciano proprio per me. Pregiudizio?Non penso. Forse un poco prevenuta sì, ma visti i precedenti credo di essere un minimo giustificata. Quando inizio un libro cerco sempre di resettare la mente, di non pensare a chi lo ha scritto o a chi lo pubblica. Se un libro è bello lo è indipentemente da chi lo scrive o stampa. Ma quando leggi un capitolo, poi un altro e un altro ancora e ti viene da dire "i soliti italiani", allora qualcosa non va.
"L'alba della chimera" ha pregi e difetti come tutti i libri, ovviamente, ma temo che i secondi saltino agli occhi più dei primi. Cominciamo col dire che il romanzo fa parte di una lunga serie italiana sui vampiri ma che ogni libro può, in teoria, essere letto singolarmente. La verità non è proprio così visto che l'autrice introduce personaggi (con allegata anche una certa complessità genealogica) senza un minimo di approfondimento, citando fatti e spigazioni avvenuti nel libro/i precedenti ma che io, non avendo potuto leggerli, non ero a conoscenza ritrovandomi così solo spaesata e confusa.
La scrittura è molto semplice e davvero scorrevole nonostante alcune refusi sparsi qua e là nel testo. A differenza di altri libri letti dello stesso genere si nota un certo sforzo di scrittura da parte dell'autrice, cosa che ho apprezzato ma che non aiuta in ogni caso a rendere L'alba della chimera" un prodotto memorabile.
I vampiri sono  "nuovi": hanno gli occhi viola e possono tornare umani (alcuni, almeno).La storia di per sè non è male ma i fatti, i personaggi e soprattutto la mitologia dei vari vampiri sono davvero poco approfonditi tanto da lasciarti, alla fin fine, con l'amaro in bocca per quello che poteva essere ma purtroppo non è stato. Christabel, la giovane protagonista, sieropositiva dalla nascita, è una finta virginale,oltre che parecchio noiosa e molto poco briosa. Sinceramente non mi è rimasta nel cuore, anzi. Sul personaggio maschile invece, Matthew, le cose migliorano anche se spesso agisce in maniera davvero molto discutibile, in particolare quando diventa protagonista di alcune scene osè di cattivo gusto. La tensione emotiva-ossessiva-sensuale-pericolosa tra i due però mi è piaciuta molto.
In definitiva un romanzo che tenderei a sconsiglirvi ma che, come sempre, può essere apprezzato da un certo tipi di lettore: a chi ama le storie di vampiri in tutti le salse possibili, a chi apprezza i romanzi d'evasione con una storia d'amore particolare senza grandi pretese e neanche troppo innovativa, a chi non cerca il romanzo vampiresco del secolo.

Giudizio:★★+

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