sabato 24 settembre 2011

Recensione: "Rot & Ruin" di Jonathan Maberry + vincitore giveaway

Titolo: Rot&Ruin
Autore: Jonathan Maberry
Editore: Delos Books
Collana: Odissea Zombie
Pagine: 368
Prezzo: 15.90€
Data d'uscita: 29/06/2011
altro: primo volume della quadrilogia “Cronache di Benny Imura"
Nell'America post-apocalittica infestata dagli Zombie dove Benny Imura vive, ogni adolescente deve trovarsi un lavoro al compimento del quindicesimo anno di età, o dimezzare per sempre la propria razione quotidiana di cibo. Benny, però, non è interessato a portare avanti il business di famiglia, ma non ha scelta visti i precedenti fallimenti lavorativi; così accetta di diventare un cacciatore di zombie come quel vigliacco di Tom, il suo fratellastro. Il ragazzo si addentra nella desolata Rot & Ruin, il territorio in cui sono confinati gli zombie, con riluttanza, convinto di svolgere un lavoro noioso e pressoché inutile...prima di imbattersi in un terra senza dio, che gli aprirà gli occhi su un mondo totalmente diverso dalla vita a cui era abituato. Conoscerà il suo passato, i lati nascosti della perso- nalità di Tom e il motivo per cui viene considerato da tutti come un eroe: perché là fuori, lontano dalle recinzioni del fortilizio, le distese aride di Rot & Ruin pullulano di rinnegati assassini a caccia di adolescenti, di segreti mortali, di zombie e di bellezze cresciute nelle oscurità del tempo. Rot & Ruin è molto più che un deserto senza vita.

Recensione
Non era mia intenzione leggere questo libro, lo dico subito. Forse perché tutti i film di serie B dedicati a questo genere sono stati sempre fonte d’ilarità spasmodica e critica ostentata ogni qual volta che ne capitata l’occasione. Non ho mai capito come possa la gente, in un film, non riuscire a scappare davanti alla velocità da talpa di uno zombie…e quindi pensavo che alla fin fine questo fosse l’ennesima trasposizione inversa di qualcosa di fin troppo comune. Ma il piacere di essere sorpresa dalla sua lettura mi ha profondamente colpita. Un libro che forse non si giudicherebbe bene a pelle, ma che pur non essendo il mio genere, sa come colpire il il lettore. Capisco quindi come mai abbia riscosso così tanti premi e giudizi a suo favore in così poco tempo.
Ancora una volta il tema dell’apocalisse dà il via a quella che è la trasformazione casuale, durante la fatidica Prima Notte, in zombie di parte della popolazione mondiale. Nessuno, a quattordici anni di distanza, è riuscito a capire cosa abbia innescato quest’alterazione che, purtroppo, non avviene solo tramite contagio con il morso della suddetta creatura nei confronti del povero malcapitato umano, ma anche attraverso il risveglio post mortem di chiunque muoia da quel fatidico giorno in avanti. L’unico modo per far si che i propri cari rimangano definitivamente morti, è applicare su di loro la “chiusura”, una pratica con la quale si recidono le terminazioni nervose celebrali e s’impedisce quindi il risveglio del defunto a nuova vita. Da questo ritorno alla vita, gli zombie vengono da alcuni chiamati anche “figli di Lazzaro”, secondo le sacre scritture.
In questa nuova società, che abolisce l’uso dell’elettricità, e che quindi si ritrova in uno stato naturale che potremmo definire semi-regredito, si snoda la vita di Benny Imura che a soli quindici anni deve decidere quale lavoro intraprendere per non perdere il proprio diritto alla piena razione di cibo che gli spetta come cittadino di Mountineinside. Purtroppo, trovare il lavoro che fa per sé non è mai cosa facile, se poi si è circondati da zombie e cacciatori le cose si complicano ulteriormente.
Queste sono le basi su cui prende il via questo libro, la cui lettura scorre spedita, incuriosendo chi la legge con semplice ed efficace bravura. Non si perde facilmente in inutili digressioni, ma anzi, grazie alla presenza centellinata dei segreti e delle rivelazioni in cui il protagonista s’imbatte, mantiene viva l’attenzione e scansa la banalità di quello che potrebbe essere una normale storia di zombie e sopravvissuti. Benny non è un eroe, non anela a questo titolo, vorrebbe anzi rifuggire, com’è ovvio che sia alla sua età, da ogni sforzo e preoccupazione, lasciando che sia l’apparenza delle persone a manipolare i propri giudizzi, senza essere consapevoli dei segreti che ogniuno porta dentro di se. Un esempio fondamentale è il rapporto conflittuale con il proprio fratellastro Tom che dà motore alla vicenda e che soprattutto fa da cicerone nella rivelazione della falsità superficiale che continua a contraddistinguere il genere umano superstite.
Niente e nessuno, nemmeno con la minaccia ormai costante degli zombie a farla da padrone, è riuscito a cambiare il genere umano, il quale non riesce a vedere al di fuori della propria città o che, meglio, non vuol vedere cosa realmente lo circonda, se non solo quando si trova al bivio con il proprio destino.
Anche se non siete amanti del genere, è un libro che consiglio a prova diretta. Non lasciatevi, come me, influenzare dai canoni cinematografici dedicati a questo genere, anzi leggetelo per vedere come tutto può essere diverso in questa lotta tra uomini e zombie, dove i mostri non sono le creature che si sarebbe pronti a giudicare tali.

Giudizio: ★★★★
______________________________________


E abbiamo anche il vincitore del giveaway dedicato a Rot&Ruin!
La fortunata vincitrice che si aggiudica una copia del romanzo è:

 Aliena

Complimenti!!
Ho già provveduto a inviarle una mail, nel caso non ricevessi risposta entro 3/4 giorni effettuerò una nuova estrazione.



Risultati 



Nessun commento:

Posta un commento