Autore: Jane Borodale
Editore: Leggereditore
Pagine: 445
Prezzo: 14.00€
Data di uscita: 22/02/2011
Londra 1752. Fra i vicoli umidi di pioggia si aggira la giovane Agnes Trussell, in tasca una manciata di monete rubate, nel grembo un bambino che non vuole. Ma una porta si apre nel buio e Agnes si ritrova ad accettare un impiego come apprendista in un laboratorio di fuochi d’artificio. Mentre impara a muoversi in un mondo fatto di polveri esplosive, tentativi e gesti prudenti, la ragazza conquista lentamente la fiducia dell’enigmatico e scorbutico John Blacklock e si unisce alla sua missione: quella di creare i fuochi più spettacolari che occhio umano abbia mai visto. I mesi scorrono e per Agnes diverrà sempre più difficile custodire il suo segreto. Possibile che nessuno abbia intuito qualcosa? E cosa si nasconde dietro gli sguardi ambigui di Mrs Blight, la governante che segue ogni sua mossa? Il tempo scorre, e i segreti di Agnes non rimarranno tali per sempre... la rovina sembra inevitabile... Jane Borodale ha la capacità di far emergere la complessità dei rapporti umani come solo le sorelle Brontë sono riuscite a fare. Il suo ritratto della Londra dell’epoca è indimenticabile, dalle strade sudicie dei bassifondi, agli interni polverosi di una casa dove nulla è ciò che sembra. Un romanzo dalle atmosfere suggestive che affascinerà coloro che hanno amato i romanzi di Tracy Chevalier, Geraldine Brooks e Michel Faber.Recensione (di MammadiKeira)
Se questo libro fosse una quadro sarebbe sicuramente un’opera di Jan Vermeer.
Ogni pagina, ogni riga è la perfetta fotografia di un’epoca, in questo caso il 1752, vissuto in una Londra decisamente, umida, sporca e pregna di quell’odore di umanità che accompagna le grandi città di quel periodo, dove la vita e la morte hanno poca importanza, dove un’esecuzione è motivo di divertimento, dove essere donna vale ben poco e dove le prospettive di un futuro è lusso che solo pochi si possono permettere.
Questa è la storia di Agnes Trussel, nata poverissima da una famiglia numerosa e che a stento riesce a mettere in tavola un pasto decente. L’ingenuità e gli eventi la mettono di fronte a una scelta che la costringono a decidere di scappare, di allontanarsi dalla miseria e di provare a pensare, forse per la prima volta a se stessa. E’ un racconto lento che descrive nei minimi particolari un anno della sua vita dal momento in cui fugge da casa fino al momento in cui……..non voglio anticipare niente anche se l’epilogo lo si legge tra le righe . Ma non tutto è così scontato perché è con una delicata genialità che la storia a un certo punto viene completamente capovolta dando i giusti colori, e non solo metaforicamente, a un racconto che ha come sfondo solo le tonalità del grigio: della pioggia, della nebbia, della malattia e della polvere da sparo. E’ una storia delicata e tormentata, scritta in maniera magistrale che riesce a risucchiare il lettore, come per magia, in una Londra così reale da farne percepire anche gli odori.
Forse non è proprio un libro semplice ma quando si legge l’ultima pagina si ha la sensazione di aver letto un classico, un libro senza tempo con la chiara intenzione di lasciare a chi legge la propria personale interpretazione sulla continuazione della storia.
Lo consiglio a chi è un po’ stanco di libri banali e scritti in maniera superficiale e a chi sa apprezzare la qualità e il talento in uno scrittore.
Giudizio: ★★★★
Bella recensione. Ho comprato questo libro, intrigata dalla trama ma ancor più dall'ambientazione ed è lì che mi aspetta...;)
RispondiEliminaBluefly
Ma che bella recensione!
RispondiEliminaComplimenti!
Sembra decisamente affascinante!!! Lo cerco in libreria appena torno *__*
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