lunedì 26 marzo 2012

Recensione: "Non ti addormentare" di S.J. Watson

Titolo: Non ti addormentare
Autore: S.J. Watson
Editore: Piemme
Pagine: 416
Prezzo: 19.00€
Data di uscita: 3/01/2012
Ogni mattina Christine si sveglia senza ricordi. Non sa a chi appartenga la casa in cui si trova, l'uomo che le dorme accanto le è totalmente estraneo, e anche il suo viso, riflesso nello specchio del bagno, non solo non le è familiare, ma le sembra molto meno giovane di quanto secondo lei dovrebbe essere. È suo marito a darle quotidianamente le coordinate della sua vita, a spiegarle chi è lui, chi è lei, e che cosa le è successo anni prima, un incidente che ha modificato radicalmente la sua vita, privandola dei ricordi e costringendola a ricominciare ogni giorno in un difficile apprendimento dell'esistere. Ma Ben le dice tutto? E se è così, perché non le ha parlato del dottor Nash, un giovane neuropsichiatra deciso a studiare il suo caso, con cui Christine si incontra di tanto in tanto e che la spinge a tenere un diario? E perché su una pagina di questo diario Christine ha scritto "non fidarti di Ben"? Giorno dopo giorno, con l'aiuto del dottor Nash, lampi di memoria attraversano la mente di Christine, tessere baluginanti di un mosaico che fatica a ricomporsi nella sua interezza e che, con il passare del tempo, le sembra sempre più minaccioso e inquietante. Finché dal passato emergerà il vero pericolo, quello che senza che lei ne sia consapevole si è appropriato della sua vita.
Recensione
Immaginate di svegliarvi in una casa e in un letto che non riconoscete, accanto a un uomo che dice di essere vostro marito ma di cui non avete alcuna memoria. Immaginate di guardarvi allo specchio e di vedere il vostro viso e il vostro corpo invecchiati di vent'anni rispetto a quanto ricordavate. E provate a immaginare di ripetere questa stessa scena ogni giorno della vostra vita. Come vi sentireste? Volete scoprirlo? Allora siete gentilmente invitati a leggere la storia di Christine Licas, una cinquantenne che, a causa di un indicente accadutole diversi anni prima, soffre di una particolare forma di amnesia che non le permette di immagazzinare nella mente i ricordi a breve e lungo termine così che ogni giorno si sveglia pensando di essere ancora una ventenne. Ma è davvero così? E' una malattia? E un fattore psicologico?E' davvero accaduto a causa di un incidente stradale?
Non ti addormentare è un thriller che si fa leggere tutto d'un fiato nonostante una certa paralisi narrativa che contraddistingue la prima metà del romanzo. Una lentezza che è, in realtà, funzionale al racconto e che l'autore sfrutta abilmente per descrivere nei minimi dettagli le sensazioni di paura, spaesamento e smarrimento di una donna che, senza memoria, ricorda solo quello che le viene detto da Ben, suo marito. Attraverso la lettura di un diario che la donna scrive ogni giorno, si entra in una quotidianità fatta di domande reiterate, di dubbi e strani sogni e in punta di piedi veniamo a conoscenza di chi è, con chi vive, quello che le è successo e...molto di più. E pian piano spunta il seme del dubbio. Scopriamo, infatti, vari tasselli di una verità inquietante che affiora, capitolo dopo capitolo, e che trasforma il lettore e la protagonista in veri e propri investigatori alla ricerca di quello che è realmente accaduto alla donna. Insieme a lei sospettiamo, temiamo e infine comprendiamo, in un girandola di colpi di scena che potrebbero risultare scontati e prevedibili a chi è abituato a leggere thriller, ma che per me, non troppo avvezza al genere, sono risultati davvero ben congeniati e sorprendenti. Nonostante alcune forzature nelle spiegazioni finali che fanno sorgere più di un dubbio sulla linearità della storia e una certa frettolosità nei capitoli finali, Non ti addormentare è davvero un ottimo romanzo che cattura irrimediabilmente il lettore nella travolgente storia di Christine, desideroso, al pari della donna e quasi immedesimandosi in lei, di scoprire la verità.
Una bella storia, ben scritta, che ha tutte le potenzialità per diventare un film (le trattative sono in corso).
Consigliato.

Giudizio: ★★★★ -

2 commenti:

  1. Piaciuta molto l'espressione «paralisi narrativa».

    Approfitto della tua recensione per confessare un mio limite nella scelta delle letture: non compro quasi mai romanzi i cui protagonisti principali siano personaggi sopra i quarant'anni, a meno che la storia non la faccia da padrona più delle figure che animano l'azione (come in La casa sull'estuario della du Maurier.)

    Il libro pare molto interessante, in ogni caso.
    Ludo.

    RispondiElimina
  2. Grazie per questa recensione!
    Sono molto affascinata da questo libro, avevo letto qualcosa in giro e sinceramente lo aspettavo con molta curiosità.

    RispondiElimina