martedì 10 agosto 2010

Recensione: "Oltre le apparenze" Kathryn Fox

Rapine, detenzione di stupefacenti, stupri di gruppo ai danni di giovani vittime, due sorelle aggredite nella loro stessa casa di cui solo una riesce a salvarsi... sembra proprio che i capi d'accusa che pendono sulle teste dei fratelli Harbourn siano sufficienti per rinchiuderli in cella a vita, ma in qualche modo riescono sempre a eludere la legge. Anya Crichton, patologa che presta anche servizio nel centro antistupro di un ospedale, collabora con la giustizia nel tentativo di catturare i colpevoli. La dottoressa ha già avuto modo di conoscere gli Harbourn, e sa bene quale nemico ha di fronte. Ma non avrebbe mai immaginato che il prezzo da pagare per tutelare Sophie - la caparbia quattordicenne salva per miracolo - e le altre vittime sarebbe stato rischiare la sua stessa vita e quella di collaboratori e testimoni. Mantenere la calma di fronte all'incubo e alle efferatezze incalzanti che emergono dalle azioni degli Harbourn diventerà sempre più difficile, ma la patologa non è disposta a lasciarsi sopraffare dalla paura, anche se è chiaro che la famiglia Harbourn è disposta a tutto pur di sottrarsi alla legge...

Recensione: Non sono un'amante dei thriller per il semplice motivo che non ne ho mai letti, ma forse è il caso che mi dedichi seriamente anche a questo genere!
"Oltre le apparenze" è un ottimo medical-thriller, un giallo dai toni adenalinici che, vi assicuro, saprà catturarvi fin dalla prima pagina e in particolare da metà in avanti non potrete fare altro che sfogliare pagina dopo pagina per scoprire come si concluderà.
Le vicende ruotano attorno a una serie di violenze sessuali e di efferati omicidi ai danni di giovani donne indifese. Causa di tutto sono quattro fratelli appartenenti a una famiglia, gli Harbourn, che nonostante i crimini commessi, sono sempre riusciti a eludere la giustizia o a scontare pene lievi grazie alla loro forte unità familiare che ha fatto di bugie e di finte testimonianze il loro credo quotidiano.
A sbrigliare la matassa e a far valere finalmente la giustizia incontriamo tutta una serie di donne, forti,forse un poco aggressive, e certamente in grado di tenere testa a quasiasi uomo: pubblici ministeri, investigatrici, poliziotte e lei, Anya Crichton, il medico patologo protagonista del romanzo. Anya è un personaggio che indubbiamente colpisce per il carattere forte e per l'esperienza che ha alle spalle di medico ma anche di donna che ha subito un forte trauma giovanile, quale la scomparsa di una sorella, e che deve sopportare la lontananza di un figlio piccolo, Ben, che vive con il suo ex marito e che riesce a vedere saltuariamente.
Costantemente divisa tra il dovere di medico che le ordina di dire sempre la verità e una forte senso di giustizia che la vorrebbe invece in prima fila, dalle parte delle più delle deboli e quindi alla continua ricerca di prove per incastrare i fratelli Harbourn, Anya, così come anche le altre donne protagoniste di questo romanzo, saprà conquistarvi per la sua dedizione e serietà nel lavoro così come nella vita.
La seguiamo tra le analisi mediche delle vittime, quasi tutte ragazze prima stuprate brutalmente e poi uccise senza pietà, descritte con minuzia di dettagli ma senza mai scadere in dettagli troppo crudi, anzi credo sia di estremo interesse per il lettore, o almeno lo è stato per me, scoprire alcune pratiche e accortezze della medicina legale che normalmente non si saprebbero.
"Oltre le apparenze" è un coinvolgente thriller che vi catturerà per la storia raccontata, anzi le molte storie che si intrecciano tra loro, vi sorprenderà per i colpi di scena continui e che certamente vi farà anche riflettere sul tema, più che mai attuale, degli stupri, la violenza massima afflitta a una donna.
Un libro che vi consiglio.

Giudizio:

Book Trailer (in inglese):

10 commenti:

  1. Ottima recensione, con la quale concordo in toto. Sto leggendo il libro, sono a metà, e lo trovo assolutamente coinvolgente, ben strutturato e molto forte. Forte ma non splatter. Emotivamente forte, anche perché ad essere coinvolte sono donne indifese, e i colpevoli sono i membri di una famiglia di mostri. Se non fosse che la cronaca nera ci regala anche troppo spesso esempi del genere, non sembrerebbe nemmeno vero...
    Generalmente non amo i thriller, mentre mi piaccioni i gialli. Questo mi ha attratto proprio perché ad essere protagoniste sono le done, da Anya alla detective. Persino il procuratoe è una donna. Figure forti, donne in carriera che non vanno dal maschietto di turno a farsi difendere, ma che allo stesso tempo non dimenticano il loro lato femminile. Anzi. Né sono prive di fragilità o insicurezze.
    Il modo in cui la Fox struttura il racconto è impeccabile: impossibile staccare gli occhi dalle pagine... niente sbavature, anche se non mi sarebbe dispiaciuta una maggiore attenzione per la descrizione fisica dei personaggi. Anche quello aiuta il lettore a fissare l'immagine e a focalizzare i protagonisti.
    Cmq, gran bel thiller, detto da una che i thriller preferisce non leggerli;)
    Bluefly

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  2. Bluefly, la tua sì che è una recensione! :P
    Condivido tutto quello che hai scritto, dalla prima all'ultima parola.Non ho mai letto thriller quindi non avevo possibilità di fare paragoni con altri romanzi dello stesso genere, ma questo mi è piaciuto davvero tanto.Forse, come dici tu, il fatto che siano le donne le assolute protagoniste e questo ha dato alla narrazione di una storia brutale, forte e dal tema così difficile, quel tocco di femminilità che una donna non può non apprezzare!Spero davvero che verranno pubblicati altri libri dell'autrice (tra l'altro mi pare di aver capito che prima di questo la Fox ha scritto diversi romanzi con Anya protagonista!).

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  3. Nemmeno a farlo apposta, proprio oggi l'ho trovato con il 15% di sconto.. e visto già il prezzo, non c'ho pensato due volte. Aspetterà, però.. prima voglio leggere qualcosa di Kathy Reichs( Appena avrò finito il mattone).
    Io sono drogata di Bones.. lo ammetto. XD

    Chiara

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  4. P.s. Bluefly, Keira...
    voi due fate delle recensioni interessantissime. Non occorre che ve lo dica ogni volta, vero? :p

    Chiara

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  5. Belle recensioni, complimenti.
    Purtroppo ho avuto la sventura di leggere DONNE CHE AMANO TROPPO a 15 anni e ne sono rimasta traumatizzata. Forse ero troppo piccola..e quindi evito le letture sull'argomento, anche se sono molto attenta la problema essendo donna io stessa

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  6. Chiara, com'è Kathy Reichs?Devo avere qualcosa in casa di quell'autrice (mia madre dovrebbe averla letta)ma come ho scritto nella recensione i thriller li ho sempre sistematicamente ignorati (a parte, adesso che ci penso, "Uomini che odiano le donne" che ho adorato).Fino ad ora!Hai fatto benissimo a prendere questo libro, ti piacerà, ne sono certa!

    Aylad,ti capisco! in effetti l'argomento non tra i più semplici e ti dirò che durante la lettura sono stata un pò male nel leggere di certe scene di violenta efferratezza...

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  7. Chiara, anch'io sarei curiosa di sapere com'è la Reichs..^_^
    Fammi sapere:)
    Bluefly

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  8. Vedrete che appena finisco la lettura di BF inizierò immediatamente con la Reichs e vi terrò aggiornate. :D
    A me i thriller piacciono moltissimo.. e anche il genere horror/thriller psicologico.. alla King insomma.
    Uomini che odiano le donne è stato veramente una goduria, da leggere..
    e anche il film è molto bello. I libri e i film dopo, però, perdono parecchio..

    Chiara

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  9. Sì Chiara concordo! Soprattutto i film (ho visto fino al secondo però) non sono all'altezza dei libri e in particolare del primo romanzo che è il migliore in assoluto. Un vero peccato, comunque, che l'autore sia morto prima di completare tutta la serie... :(
    Ah presto vedremo il remake dei 3 film, questa volta però made in America(ma ce n'era bisogno??!)

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  10. Il Remake???? Noooo.. -.-''
    Che poi l'atttrice che nei film fa Lisbeth è perfetta.. cioè era prorpio come la immaginavo..!
    Ma da quando è uscita la notizia?

    Chiara

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