lunedì 18 giugno 2012

Recensione: "La grammatica dell'amore" di Rocìo Carmona

Titolo: La grammatica dell'amore
Autore: Rocìo Carmona
Editore: Fanucci
Pagine: 292
Prezzo: 14.00€
Irene ha appena conosciuto l'amore ma non è andata come sperava. Dopo il divorzio dei suoi è stata spedita a studiare in Inghilterra, ma invece di rimettersi in sesto, la ragazza ha sofferto la sua prima grande delusione. Quello che dovrebbe essere il sentimento più nobile al mondo, per lei è solo un miraggio, qualcosa di distante e incomprensibile. Ed è grazie al suo professore di inglese che intraprenderà un viaggio fondamentale, percorrendo chilometri e chilometri di parole che ridaranno il giusto peso a ciò che sente, disegnando per lei un cammino da vivere con l'intensità di un attimo perfetto e insostituibile. Perché, come le insegna il suo professore, la letteratura è vita e amore. E sarà un vero colpo di fulmine ciò che la trascinerà pagina dopo pagina. E attraverso la lettura di sette grandi capolavori della letteratura mondiale che la ragazza riuscirà a scrivere la propria personalissima grammatica dell'amore. Saranno le parole di Tolstoj, Austen, Màrquez e Murakami, fra gli altri, ad accompagnarla in questa esperienza vitale e memorabile.
Recensione
Delizioso. Credo non ci sia termine più adeguato per definire questo La grammatica dell'amore, romanzo YA dell'autrice spagnola Rocìo Carmona, che in poche ore di lettura mi ha conquistata e dilettata tra citazioni letterarie e musicali.
Possono alcuni tra i più famosi romanzi della letteratura far comprendere l'amore a una sedicenne con problemi di cuore? Sembrerebbe proprio di sì per la giovane Irene, una ragazza spagnola "spedita" in uno sperduto paesino della Cornovaglia a studiare dopo il divorzio dei genitori. Sarà una cocente delusione d'amore causata dal belloccio della classe a dare inizio a quella che diventerà una particolarissima educazione e formazione sentimentale attraverso la lettura di sette grandi opere di altrettanti grandi grandi scrittori che aiuteranno la nostra protagonista a capire il complicato funzionamento dell'amore, in tutte le sue sfumature. Fautore e insegnante di questa grammatica dell'amore è Peter, un'affascinante e romantico professore, dal doloroso passato, amante della letteratura che tra libri, discussioni letterarie e particolari incontri professore-alunna conquista in breve tempo il cuore di Irene (e delle lettrici!). Pian piano la giovane scopre tutti gli amori possibili: da quello ossessivo del giovane Werther a quello eterno dell'Amore ai tempi del colera, da quello delicatamente descritto da Murakami a quello contrastato da pregiudizi e orgoglio della Austen, da quello passionale provato da Anna Karenina per il conte Wrosky al coraggioso sentimento di Jane Eyre per il signor Rochestser, fino a quello non corrisposto raccontato da Sweing. Ogni tipo di amore sarà intensamente vissuto da Irene che farà, ad ogni lettura e critica successiva, un passo avanti nella scoperta di se stessa e di chi le sta intorno. E chissà che l'amore vero non sia proprio dietro l'angolo, in chi meno ci aspettiamo...
Leggero e scorrevole, La grammatica dell'amore nasconde in realtà un intento più alto oltre a quello di far trascorrere qualche ora sognante e romantica. E' un romanzo di formazione vera e proprio che piacerà alle lettrici più giovani, che avranno così anche l'occasione perfetta per scoprire sette imperdibili pietre miliari della letteratura, ma anche alle più adulte. Uniche pecche: avrei preferito maggiore spazio all'analisi delle sette opere e quel MARK Darcy (invece di Fitzwilliam) scritto per ben due volte non si può proprio leggere!

Giudizio: ★★★★

8 commenti:

  1. Bella recensione! Questo romanzo mi attira sempre di più :)

    RispondiElimina
  2. Wow, decisamente questo romanzo m'interessa! Lo leggerò!

    ;-)

    RispondiElimina
  3. Condivido! Anche io ho colto l'erroraccio su Mark Darcy e mi è venuto un brividino...
    Però tutto sommato una storia piacevole.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Erroraccio davvero! Mark Darcy è il nome che ha Colin Firth in Bridget Jones! :)

      Elimina
  4. Anche a me questo romanzo ispira parecchio... ci penserò.

    Quanto a Mr. Darcy, è da un po' che non leggo Orgolio e pregiudizio, ma sono quasi sicura che il suo nome di battesimo non venga mai svelato (non sono certa si chiamasse Fitzwilliam).

    Ludo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ludo, sono andata a ricontrollare per scrupolo e il nome c'è! E' nella firma alla lettera che lui le dà dopo la prima dichiarazione :)

      Elimina
    2. Ah, ecco. Mi vergogno un po' a non ricordarmelo. Certo che Mark fa venire i brividi!
      Ludo.

      Elimina
    3. Ma no Ludo!!Dai, è che il nome è difficile da ricordare visto che appare solo in quel punto!

      Elimina