TRAMA: La Londra del diciannovesimo secolo è una metropoli pericolosa e oscura, e solo i cacciatori di vampiri possono proteggerla dal male. La famiglia dei Gardella lotta da sempre contro le creature della notte e Victoria, l’ultima discendente, ha il dovere di dare alla luce un figlio, se non vuole che la sua stirpe si estingua. Il compagno ideale sembrerebbe Sebastian, il vampiro che è divenuto suo alleato, abile guerriero, forte e affascinante. Tuttavia, Victoria non è mai riuscita a dimenticare il suo grande amore: Max Pesaro, impavido cacciatore di vampiri. Nel frattempo, altre nubi di minaccia si addensano all’orizzonte: i demoni, nemici giurati dell’umanità e dei non-morti, hanno trovato il modo per invadere la terra. Gli umani devono stringere un’alleanza con i vampiri per fronteggiare il nuovo, terribile pericolo, e Victoria dovrà chiedere l’aiuto di Lilith, la loro perfida regina, se vuole scongiurare la catastrofe. Lilith chiede però un prezzo molto alto in cambio della sua collaborazione: vuole che le venga consegnato Max, per cui nutre da sempre un’irrefrenabile passione. Victoria dovrà prendere una terribile decisione. La sua famiglia, il suo amore, l’umanità intera: tutto il suo mondo è in pericolo. La cacciatrice deve ricominciare a combattere.
Lo so, sono incontentabile ma purtroppo devo dire, con mio grande rammarico, che questo quinto e ultimo libro della saga dei Gardella mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca....voi come lo avete trovato?
Per evitare spoiler indesiderati (e ce ne sono veramente tanti) potete leggere la mia recensione dopo il salto.
"Delusa"è la parola giusta per spiegare come mi sono sentita quando ho girato l'ultima pagina di questo, ahimè, perdibilissimo libro. Forse la colpa è mia che serbavo troppe aspettative e pensavo che mi avrebbe coinvolta così come era avvenuto per i precedenti 3 romanzi (il primo non mi aveva esaltato molto) purtroppo però la verità si è rivelata ben diversa. Chiariamo, non è un brutto libro, momenti di pathos ce ne sono stati e l'ironia sparsa qua e là mi ha strappato più volte qualche sana risata. Però... non mi ha convinta, non è il degno finale che mi sarei aspettata per una saga che in precedenza mi ha appassionata così tanto.
Lasciamo perdere ogni considerazione sulla trama che, come per i precedenti, è costruita solo ad uso e consumo dell'autrice per descrivere i vari intrallazzi amorosi e che qui è più debole del solito reggendosi traballante su questi tanto fantomatici "demoni" e su una cattiva,Lilith, che si dimostra ancora una volta un personaggio a dir poco penoso.
Sono però proprio i personaggi protagonisti che mi hanno deluso. Soprattuto lui. Max. Quel grand'uomo che nei libri precedenti mi aveva rapita totalmente con la sua aria altezzosa e glaciale, con il suo essere un uomo tutto dun pezzo, ligio al dovere, così sprezzante nei confronti dei sentimenti e apparentemente insensibile alla bella Victoria ma che qui,invece, per la maggior parte del libro, si dimostra tutto fuorchè un personaggio con la P maiuscola. Fino a metà libro si fa desiderare, neanche ce l'avesse solo lui, e la nostra povera cacciatrice prova qualsiasi cosa pur di farlo cedere e poi quando lei, giustamente, si è stancata e dunque si è decisa a lasciarlo andare in modo definitivo (ma non senza prima avergli detto che dopo il loro primo bacio lei non è andata con nessun altro) allora lui cede. Eccome se cede! E dice due frasi che credo rimarranno nella mia memoria per lungo tempo: la prima perchè mi ha fatto decadere un mito, la seconda perchè me lo ha fatto risalire un pò (e perchè è la tipica frase che tutte noi vorremmo che qualcuno ci dicesse). Come può uno come Max dire una frase del tipo "Ho cambiato idea"? No ma dai. Un personaggio della sua altezza non può dire una cosa del genere e pensare di restare credibile. Dieci secondi prima dici che assolutamente non vuoi mettere a repentaglio la vita della tua bella e che prima di tutto bisogna essere ligi al dovere e poi quando ti rendi conto che lei comincia veramente a prenderti sul serio ti lanci su di lei come un cervo a primavera? Ma poi, non so se è la traduzione, ma queste tre semplici parole mi hanno lasciata proprio delusa. Sono di una tale superficialità,così "antimaxiane"! Fortuna che poi con la frase "E quando avremo finito, Victoria, non ricorderai neanche il tuo nome... e tanto meno quello di Vioget" recupera alla grande i punti persi in precedenza anche se non mi piace molto questa presa di posizione volta a dimostrare di essere sempre e comunque il più forte.L'avevamo già capito da un pezzo, grazie!Però devo dire che ho gradito questa svolta...ardita e focosa del caro Max!
Che dire di Sebastian?Che la Gleason ha completamente stravolto il personaggio! Da vanesio damerino a eroe che si sacrifica per Victoria e per mettere a tacere i suoi sensi di colpa nei confronti della tanto compianta Gulia è un bel salto in avanti. Forse però un pò troppo azzardato secondo i miei gusti. Se da un lato mi ha reso più simpatico il personaggio dall'altro l'ho trovato un pò snaturalizzato rispetto ai libri precedenti. Non mi ha convinta per niente, anche perchè l'autrice si poteva benissimo risparmiare certe figure barbine di cui Sebastian si rende protagonista (come quando bacia Victoria mentre Max è intento a salvarsi la pelle durante la prova per ridiventare cacciatore).
Victoria è l'unica che si salva. Forse. Il suo percorso di crescita si è finalmente completato e da giovane frivola del primo libro è diventata una donna responsabile (?) e consapevole(?) del suo ruolo primario all'interno del gruppo dei Cacciatori. Insomma, l'ho apprezzata di più rispetto ai libri precedenti, ha decisamente più carattere e si è finalmente decisa nei confronti dei suoi sentimenti in cui , e qui bisogna darle atto, crede fino alla fine tanto da difenderli con tutte le sue forze.
E Lilith?Uno dei villain più insulsi della storia.La Gleason la sfrutta male, la rende un personaggio patetico oltre ogni modo e la caratterizza con una superficialità tale che alla fine anche se non ci fosse stata nessuno se ne sarebbe accorto.Non mi è piaciuta nemmeno Wayren, altro personaggio utilizzato male che in questo capitolo acquista molta visibilità e importanza ma che alla fine non ha molto senso nemmeno lei. Non parliamo poi del fatto che è un "angelo", argomento appena appena accennato ma non analizzato e spiegato come mi sarei aspettata.
Credo si sia capito che mi aspettavo molto di più dalla Gleason.Non sto certo a lamentarmi sugli sviluppi della trama: alla fine il libro è finito esattamente come avrei voluto!Credo però che ci si poteva arrivare in altro modo, forse utilizzando meglio i protagonisti che invece sembrano vagare da una parte all'altra senza motivo (ma quante volte vanno nel covo di Lilith?) e agiscono a volte inspiegabilmente. Rimane, nonostante tutto quello che ho scritto, un libro carino e leggibile, forse però non un finale degno per la serie. Tutto qui.
GIUDIZIO:***
Lo so, sono incontentabile ma purtroppo devo dire, con mio grande rammarico, che questo quinto e ultimo libro della saga dei Gardella mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca....voi come lo avete trovato?
Per evitare spoiler indesiderati (e ce ne sono veramente tanti) potete leggere la mia recensione dopo il salto.
"Delusa"è la parola giusta per spiegare come mi sono sentita quando ho girato l'ultima pagina di questo, ahimè, perdibilissimo libro. Forse la colpa è mia che serbavo troppe aspettative e pensavo che mi avrebbe coinvolta così come era avvenuto per i precedenti 3 romanzi (il primo non mi aveva esaltato molto) purtroppo però la verità si è rivelata ben diversa. Chiariamo, non è un brutto libro, momenti di pathos ce ne sono stati e l'ironia sparsa qua e là mi ha strappato più volte qualche sana risata. Però... non mi ha convinta, non è il degno finale che mi sarei aspettata per una saga che in precedenza mi ha appassionata così tanto.
Lasciamo perdere ogni considerazione sulla trama che, come per i precedenti, è costruita solo ad uso e consumo dell'autrice per descrivere i vari intrallazzi amorosi e che qui è più debole del solito reggendosi traballante su questi tanto fantomatici "demoni" e su una cattiva,Lilith, che si dimostra ancora una volta un personaggio a dir poco penoso.
Sono però proprio i personaggi protagonisti che mi hanno deluso. Soprattuto lui. Max. Quel grand'uomo che nei libri precedenti mi aveva rapita totalmente con la sua aria altezzosa e glaciale, con il suo essere un uomo tutto dun pezzo, ligio al dovere, così sprezzante nei confronti dei sentimenti e apparentemente insensibile alla bella Victoria ma che qui,invece, per la maggior parte del libro, si dimostra tutto fuorchè un personaggio con la P maiuscola. Fino a metà libro si fa desiderare, neanche ce l'avesse solo lui, e la nostra povera cacciatrice prova qualsiasi cosa pur di farlo cedere e poi quando lei, giustamente, si è stancata e dunque si è decisa a lasciarlo andare in modo definitivo (ma non senza prima avergli detto che dopo il loro primo bacio lei non è andata con nessun altro) allora lui cede. Eccome se cede! E dice due frasi che credo rimarranno nella mia memoria per lungo tempo: la prima perchè mi ha fatto decadere un mito, la seconda perchè me lo ha fatto risalire un pò (e perchè è la tipica frase che tutte noi vorremmo che qualcuno ci dicesse). Come può uno come Max dire una frase del tipo "Ho cambiato idea"? No ma dai. Un personaggio della sua altezza non può dire una cosa del genere e pensare di restare credibile. Dieci secondi prima dici che assolutamente non vuoi mettere a repentaglio la vita della tua bella e che prima di tutto bisogna essere ligi al dovere e poi quando ti rendi conto che lei comincia veramente a prenderti sul serio ti lanci su di lei come un cervo a primavera? Ma poi, non so se è la traduzione, ma queste tre semplici parole mi hanno lasciata proprio delusa. Sono di una tale superficialità,così "antimaxiane"! Fortuna che poi con la frase "E quando avremo finito, Victoria, non ricorderai neanche il tuo nome... e tanto meno quello di Vioget" recupera alla grande i punti persi in precedenza anche se non mi piace molto questa presa di posizione volta a dimostrare di essere sempre e comunque il più forte.L'avevamo già capito da un pezzo, grazie!Però devo dire che ho gradito questa svolta...ardita e focosa del caro Max!
Che dire di Sebastian?Che la Gleason ha completamente stravolto il personaggio! Da vanesio damerino a eroe che si sacrifica per Victoria e per mettere a tacere i suoi sensi di colpa nei confronti della tanto compianta Gulia è un bel salto in avanti. Forse però un pò troppo azzardato secondo i miei gusti. Se da un lato mi ha reso più simpatico il personaggio dall'altro l'ho trovato un pò snaturalizzato rispetto ai libri precedenti. Non mi ha convinta per niente, anche perchè l'autrice si poteva benissimo risparmiare certe figure barbine di cui Sebastian si rende protagonista (come quando bacia Victoria mentre Max è intento a salvarsi la pelle durante la prova per ridiventare cacciatore).
Victoria è l'unica che si salva. Forse. Il suo percorso di crescita si è finalmente completato e da giovane frivola del primo libro è diventata una donna responsabile (?) e consapevole(?) del suo ruolo primario all'interno del gruppo dei Cacciatori. Insomma, l'ho apprezzata di più rispetto ai libri precedenti, ha decisamente più carattere e si è finalmente decisa nei confronti dei suoi sentimenti in cui , e qui bisogna darle atto, crede fino alla fine tanto da difenderli con tutte le sue forze.
E Lilith?Uno dei villain più insulsi della storia.La Gleason la sfrutta male, la rende un personaggio patetico oltre ogni modo e la caratterizza con una superficialità tale che alla fine anche se non ci fosse stata nessuno se ne sarebbe accorto.Non mi è piaciuta nemmeno Wayren, altro personaggio utilizzato male che in questo capitolo acquista molta visibilità e importanza ma che alla fine non ha molto senso nemmeno lei. Non parliamo poi del fatto che è un "angelo", argomento appena appena accennato ma non analizzato e spiegato come mi sarei aspettata.
Credo si sia capito che mi aspettavo molto di più dalla Gleason.Non sto certo a lamentarmi sugli sviluppi della trama: alla fine il libro è finito esattamente come avrei voluto!Credo però che ci si poteva arrivare in altro modo, forse utilizzando meglio i protagonisti che invece sembrano vagare da una parte all'altra senza motivo (ma quante volte vanno nel covo di Lilith?) e agiscono a volte inspiegabilmente. Rimane, nonostante tutto quello che ho scritto, un libro carino e leggibile, forse però non un finale degno per la serie. Tutto qui.
GIUDIZIO:***
Caspita! E chi se l'aspettava una simile stroncatura!!!! La povera Colleen quindi ha toppato???!!! Io non l'ho ancora letto, ma dagli spoiler in effetti mi ero accorta che certi "aggiustamenti" di trama per accontentare un po' tutti erano veramente troppo tirati! Ma ho come la sensazione che alla fine in queste saghe il politically correct vinca su tutto!
RispondiEliminaBeh, almeno il nostro Max, benché abbia improbabili cambi d'idea, conclude qualcosa qui!! (anche se ci aveva dato un saggio delle sue capacità nel capitolo precedente...).
Io ammetto che (pur non avendolo ancora letto questo 5 volume) finora il mio preferito... è quello che ha deluso quasi tutti: il primo libro!!!! Forse perché ho apprezzato meglio la "doppia vita di Victoria" divisa tra feste e mondanità londinese e cacce notturne ai non morti! E anche il rapporto di amore-odio con Max è raccontato, a mio avviso, meglio; per non parlare del fatto che secondo me le due scene più "stuzzicarelle" tra loro due ci sono in questo capitolo...
Vabbè, Colleen ha fatto del suo meglio, che possiamo farci?? Del resto, Lilith si è dimostrato un personaggio abbastanza moscio fin dalla prima apparizione e in fondo, credo sia abbastanza evidente, che tutta la storia dei vampiri era una "scusa" per raccontare le evoluzioni amorose di Victoria con i due bellimbusti della serie!
;-)
Ti sei spoilerata tutto come al solitooooo, non si fa Silvia!!!
RispondiEliminahahaha!
guarda, questa è la mia opinione ma sei vai su anobii il libro ha tipo il 95% delle recensioni con un giudizio più che positivo quindi devi prendere quello che ho scritto unicamente come l'opinione soggettiva di una che difficilmente si accontenta!poi magari tu lo adori...anzi leggilo assolutamente che voglio sapere cosa ne pensi!!!
Eh si, in effetti la caratterizzazione dei persognaggi è veramente deludente. Ma quello che mi ha stupito di più sono le motivazioni (a volte assolutamente illogiche) per cui i personaggi compiono le loro azioni. Ad esempio: che significa quella profezia su Sebastian? e come farà a salvare Giulia se questa è morta? cosa c'entra quella tizia che Max porta sulle spalle nel covo di Lilith? cos'era quell'altro oggetto nello stagno? Bah..... mistero!
RispondiEliminacaro/a anonimo/a,
RispondiEliminahai centrato il punto alla perfezione. Non si capisce un bell'emerito BIP di certe azioni e decisioni,molti fatti non vengono appunto spiegati, la narrazione risulta approssimativa e poco caratterizzata. Insomma, anche i libri precedenti hanno bene o male questi stessi difetti ma qui, secondo me, sono portati all'accesso.
Più ci penso e più sono convinta che la Gleason poteva sforzarsi maggiormente per finire una saga che fino al quarto era veramente bella!
No vabbè..delusissima..Ho adorato il personaggio di Sebastian..Non può fare una fine cosi..E poi io l'avrei visto benissimo insieme a Victoria..max invece mi è sempre stato antipatico..alla fine lo ha redento..e pure la trama..molto piatta in alcuni punti..i primi quattro sono stati stupendi..l'ultimo sia per trama che come suspense e tutto il resto no
RispondiEliminaSono troppo curiosa... Come finisce? E soprattutto il quale libro Sebastian diventa un vampiro? (ho letto solo il primo e il secondo e sono in cerca degli altri) ma perché non rimaneva con Sebastian dannazione, sembrava molto presa da lui al 2 libro...
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