"Finti mormoni, aborigeni truccati, poeti impostori,
aristocratici travestiti, accademici burloni.
Senza i falsi letterari la letteratura sarebbe insopportabile."
Titolo: Il libro dei libri bugiardi
Autore: Katsoulis Melissa
Editore: Rizzoli
Prezzo: 18,50 €
Pagine: 368
Oggi ero, guarda caso, in libreria per comprare "Il club dei morti" della Harris e mentre cercavo (invano) il nuovo libro della Adrian ecco che che mi cade l'occhio su un libro/saggio uscito da qualche giorno e dal titolo "Il libro dei libri bugiardi" dell'autrice Melissa Katsoulis. Subito mi ha incuriosita e letta la trama ne sono rimasta affascinata visto che parla delle più grandi truffe letterarie mai esistite. Purtroppo ho poi visto il prezzo e tutta la poesia è magicamente sparita, però magari qualcuno è interessanto...
TRAMA: Ci sono molte ragioni dietro un falso letterario. Mark Twain scrisse mirabolanti - e inventati - articoli di cronaca nera per raggiungere i vertici del giornalismo e conquistare la stima della madre. Romain Gary, nel pieno del proprio successo, decise di spacciarsi per un giovane medico algerino pur di mettere a tacere la critica che lo aveva giudicato ormai finito, e vinse cosi per la seconda volta il premio Goncourt. Sono solo due casi tra gli innumerevoli falsari che dall'antica Grecia a oggi hanno inventato, attribuito o manomesso di tutto: carteggi perduti tra grandi del passato, autobiografie di nativi americani, in folio shakespeariani, vangeli apocrifi, traumatiche esperienze in campi di concentramento e blasonate correnti poetiche. Non c'è truffa letteraria troppo ardita per chi cerca il denaro, la fama o anche solo la soddisfazione di una goliardata ben riuscita - come nel caso del commentatore radiofonico Jean Shepherd che sparse la voce di un inesistente romanzo storico, fino a renderlo il libro più dibattuto di tutta New York. Nell'alto medioevo, qualcuno alla corte papale pensò di legittimare le pretese territoriali della Chiesa creando un documento firmato dall'imperatore: nacque così la Donazione di Costantino, e per dimostrarne la falsità, secoli dopo, Lorenzo Valla inventò la filologia e la critica delle fonti. Nel Settecento, un poeta scozzese, James Macpherson, ingannò l'intera Europa, ossessionata dalle radici nazionali, creando un antico bardo, Ossian, dei cui poemi si finse traduttore. In questa storia universale della truffa letteraria, Melissa Katsoulis ripercorre frodi eclatanti e raffinati inganni per dimostrare che la nobile arte del falso ha regalato al mondo perle di inventiva spesso più divertenti e geniali della letteratura vera.
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