mercoledì 6 luglio 2011

Recensione: "Shadowhunters. Le origini - L'angelo" di Cassandra Clare

Titolo: Shadowhunters. L'angelo - Le origini
Titolo originale: The Clockwork Angel
Autore: Cassandra Clare
Editore: Mondadori
Pagine: 400
Prezzo: 17,00€
Data d'uscita: 07/06/2011
altro: primo libro trilogia Infernal Devices

Tessa, orfana sedicenne, lascia New York per raggiungere il fratello ventenne a Londra. Come unico ricordo della sua infanzia, porta con sé una catenina con un piccolo angelo dotato di un meccanismo a molla appartenuto alla madre. Quando il fratello scompare, la ragazza si trova immersa nelle nebbie sovrannaturali della Londra vittoriana e scopre un mondo popolato da vampiri, lupi mannari e stregoni: una realtà in cui mantenere il proprio equilibrio è difficilissimo. Per riuscirci, dovrà imparare a fidarsi degli Shadowhunters. Una nuova trilogia che renderà inquiete le notti dei lettori.

Recensione

Non c’è nulla di più insoddisfacente, per chi si nutre di lettura come la sottoscritta, che possa rattristare quanto una storia che non sa affascinare. Mi trovo qui a dibattermi interiormente su un libro che è tutto un programma. Prequel di una ormai ex trilogia che presto proseguiremo anche qui, ha inizio con “Shadowshunter. Le origini – L’angelo” la trilogia ideata dall’ingegnosa Cassandra Clare sul mondo dei nephlim, Cacciatori dal sangue semi angelico, al servizio dell’Alleanza e dell’Enclave, dediti a che nessun Nascosto, o come li definisco io “quelli del sottomondo”, abusi o prevalga sui poveri ed ignari mondani. La storia che si apre con questo libro ha radici, strano a dirsi, nella storia postuma che si svolgerà a duecento anni di distanza da questa. Avvenimenti, ambientazione, creature, fraseologie e quant’altro, per chi non ha mai letto degli shadowshunter, sembrano nuovi quanto di difficile comprensione, mentre per chi ne è ormai avvezzo, è come un ritorno al passato ma che è allo stesso tempo entrato nel normale quotidiano.
Ancora una volta la protagonista è una fanciulla, ingenua e molto vittoriana: Tessa Gray con il suo bagaglio di segreti che lei stessa non sa di possedere e che aspettano solo di essere svelati. Coincidenze o similitudine tra il cognome di questa protagonista e di quella odierna, Fray? Forse…ma penso si scoprirà maggiormente nei libri futuri. Ritornando alla storia, ha inizio con lei non una vera e propria origine degli eventi, poiché cacciatori, Alleanza e Legge sono già insediati, ma uno scossone degli stessi che forse prossimamente vedrà un chiaro miglioramento ed inquadramento.
Le mie lamentele vanno ad un unico perché. Perché la scrittrice crea una storia con un grande potenziale e fascino inquisitorio, ma non riesce, questa volta, a bilanciare avvenimenti, spessore emotivo e tragico con l’azione che accompagna i personaggi o la protagonista? Perché, viste le sue grandi capacità interpretative, non ha impiegato quella stessa magia scrittoria in un libro che invece corre sul filo del rasoio senza sbilanciarsi se non in pochissime piccole scene, e in un finale che ti prende ed appende all’amo sviscerando ogni barlume di lucidità? Io non lo so.
E’ un libro promettente, che si lascia leggere senza un vero ed eccessivo trasporto come in passato mi è capitato con gli altri, che t’inganna abilmente su alcune situazioni, ma che non riesce a colpire nel segno. E’ qualcosa che sta per essere afferrato, ma sfugge in modo repentino e di fronte al quale non si può sorvolare benignamente, così come ai piccoli difetti che racchiude. Non veri e propri refusi letterari, ma più l’inquadramento, caratteriale e non, di alcuni personaggi, lasciati direttamente sulla scena a dar mostra di se e ad agire senza qualcosa di più corposo se non sussurri emotivi che li accompagnino nella loro dipartita.
Sinceramente mi aspettavo di più. Questa scrittrice ha tutte le carte in regola per creare una storia emozionante, coinvolgente e tragicamente attiva, così come dimostrato nelle sue prime pubblicazioni, ma qui inizia a mancare quella giusta scintilla emotiva che rende unica la storia. Ciò che accade in questo libro, ciò che influisce sulle evoluzioni personali dei vari personaggi e le loro rivelazioni, manca non di scatto energetico, più che presente, ma di un vero equilibrio.
Per ora non si sa dove la storia voglia andare a parare, a parte il sentimento controverso di Tessa per Will o Jem e la scalata al potere ai vertici dell’istituto. C’è qualcosa che mi sfugge, chissà cosa… Penso che intessere un libro simile solo per fare da introduzione a qualcosa di così ramificato sia poco favorevole. Troppi punti interrogativi, a mio dire, che affaticano la buona riuscita di una storia che forse avrò penalizzato un po’, ma che sicuramente non può fare che bene se si sa cosa si può ottenere da una simile scrittrice. Non posso sconsigliarla, questo non sarebbe giusto, ma forse lasciarvi col dilemma di quale storia leggere prima...se l’origine o il susseguirsi degli eventi, a voi la scelta!

Giudizio: ★★★ 1/2

4 commenti:

  1. Anche a ne ha fatto la stessa impressione! bel libro, mi è piaciuto, però non mi ha presa come gli altri... Magari i prossimi saranno migliori!

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  2. lo sto leggendo in questi giorni ma ho molti impegni e la lettura procede a rilento.
    devo dire che lo sto trovando una coppia bella e buona della ormai-non-più-trilogia iniziale,i personaggi sono copie,non è brutta la storia ma non trasmette nulla.
    sono dispiaciuta perchè poteva diventare un piccolo capolavoro del genere come gli altri libri di questa scrittrice.

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  3. Mi hai incuriosito con la tua recensione, credo che mettero questo libro tra i prossimi da comparare, anche se, essendo un prequel di una trilogia, forse dovrei prima cominciare da quella.

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  4. Ciao L'ho appena finito di leggere anch'io e concordo pienamente con quello da te scritto...... l'ho trovato un po' banale e poco coinvolgente forse xchè mi aspettavo l'effetto degli altri 3.... comunque confido nel prossimo!!! Ciao a tutti!!!

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