mercoledì 4 novembre 2009

In libreria: Le notti al Santa Caterina


Titolo: Le notti al Santa Caterina
Autore: Sarah Dunant
Editore: Neri Pozza
Collana: I Narratori delle tavole
Pagine: 488
Prezzo: € 18.00

Esce il 26 novembre il libro "Le notti al Santa Caterina" di Sarah Dunant. Si completa così un ciclo dedicato a un secolo della storia italiana cominciato con "La nascita di Venere"(ed.Tropea) e proseguito poi con "La cortigiana"(ed.Tropea), due romanzi storici rispettivamente ambientati nella Firenze dei Medici del 1490 e a Roma e Venezia tra il 1527 e il 1530.

TRAMA:
È il 1570 e il buio sta calando sul Santa Caterina a Ferrara, uno dei conventi più rinomati della città che, con le elargizioni di ricche e nobili famiglie e i frutti del vasto podere ritagliato all'interno delle sue mura, provvede al sostentamento di un elevato numero di suore, otto o nove postulanti, alcune convittrici e venticinque converse.
Come ogni sera, la sorella guardiana fa il giro dei corridoi misurando lo scorrere del tempo fino a mattutino, due ore dopo la mezzanotte.
È una sera particolarmente agitata questa. I singhiozzi della novizia appena arrivata si odono per tutto il convento. È stata ribattezzata Serafina e avrà quindici o sedici anni. Appartiene a un'illustre famiglia milanese. Per dimostrare il proprio attaccamento alla città di Ferrara, con la quale intrattiene affari lucrosi, il padre ha deciso, come recita la sua nobile missiva, di donare all'insigne monastero la sua figlia «illibata, nutrita dall'amor di Dio e con una voce da usignolo». In realtà, ha ubbidito a un comportamento diventato legge nell'Europa della seconda metà del sedicesimo secolo, in cui le doti si sono fatte così dispendiose da costringere l'aristocrazia a maritare una sola figlia e a spedire le altre in convento. La giovane, avvenente Serafina fa parte appunto di quella metà delle nobildonne milanesi costrette a prendere i voti, non necessariamente di buon grado.
Mentre la novizia strepita nella sua cella, in un'altra stanza suor Benedicta sta componendo il graduale per l'Epifania. Le melodie nella sua testa sono così prepotenti che non può evitare di cantarle ad alta voce. Nessuno, però, la sgriderà all'indomani, poiché le sue composizioni fanno onore al convento e attirano i benefattori.
In una cella non lontana suor Perseveranza è asservita, invece, alla musica della sofferenza. Sta stringendo con forza una cintura irta di chiodi che si spingono a fondo nella carne. Le sue grida, in cui la sofferenza si mescola col godimento, si confondono con i singhiozzi di Serafina.
Nella stanza sopra l'infermeria, infine, suor Zuana, la monaca speziale, prega a modo suo, scrutando le pagine del grande libro delle erbe di Brunfels. Figlia unica di un cultore dell'arte medica, è lei che accoglie le fanciulle che entrano in convento. È lei che si recherà tra breve nella cella di Serafina per somministrarle uno dei suoi miracolosi intrugli e calmarla. Tra le due giovani donne si stabilirà un rapporto speciale che non impedirà, tuttavia, che lo scompiglio, generato dall'arrivo di Serafina, si diffonda per tutto il convento come un fuoco che minaccia di inghiottirlo
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ALTRI LIBRI DELL'AUTRICE:


  • "La nascita di Venere" (ed.Tropea,2005): 1528, in un convento alle porte di Firenze due monache preparano alla sepoltura il corpo di sorella Lucrezia, morta per un cancro al seno dopo trent'anni di isolamento e preghiera. Spogliandola, scoprono stupefatte che il tumore era una vescica di maiale accuratamente nascosta sotto le vesti per simulare il male, e che sul corpo della defunta sono tatuate le spire di un grande serpente. Sarà il suo testamento-memoriale a svelare il mistero, ripercorrendo la vita movimentata e le passioni della donna prima delle austerità del velo monacale: attratta dalla rinata letteratura classica fin da giovanissima, innamorata di un giovane pittore fiammingo, la donna incarna gli slanci e i conflitti di un'era splendida e feroce. GIUDIZIO: *** 1/2


  • "La cortigiana"(ed.Tropea, 2006): È il nano Bucino a raccontare le vicissitudini della sua padrona e protetta, la fulgida cortigiana Fiammetta Bianchini. Sfuggiti al sacco di Roma del 1527 con una manciata di gioielli nello stomaco, i due trovano rifugio a Venezia, città cosmopolita ricca di contrasti e meta di mercanti, viaggiatori e avventurieri. La Draga, una guaritrice cieca dai misteriosi poteri, cura Fiammetta dalle orribili ferite riportate nella fuga e lei, ritrovato il suo splendore, inaugura assieme a Bucino un bordello dove offre le proprie grazie a facoltosi nobili cittadini. Ma l'amore di Fiammetta per un aristocratico diciassettenne farà vacillare il bizzarro sodalizio con Bucino, mettendo a rischio la fortuna faticosamente ricostituita. Alle avventure dei due protagonisti fanno da sfondo gli eventi storici della città di Venezia, e i loro intrighi si intersecano con le vicende di personaggi come Pietro Aretino e Tiziano.

  • "Trasgressioni" (Fazi, 2000):In un'enorme casa vittoriana nei sobborghi di Londra, in compagnia di un gatto e del violento thriller che sta traducendo dal ceco, Elizabeth Skvorecky cerca di trovare un senso alla propria vita dopo la dolorosa rottura con il suo compagno. A un certo punto accade qualcosa: prima scompare un compact disc, poi, in cucina, a mezzanotte, si accende lo stereo e qualcuno mette a soqquadro le stoviglie. Chi c'è in casa? Un "poltergeist", un uomo vero, oppure Elizabeth sta perdendo la ragione?

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