venerdì 28 ottobre 2011

Recensione: "Desiderio eterno" di Larissa Ione

Titolo: Desiderio Eterno
Titolo originale: Desire Unchained
Autore: Larissa Ione
Editore: Leggereditore
Prezzo: 10,00€
Pagine: 385
Data d'uscita: 01/09/2011
altro: secondo volume serie Demonica
Runa Wagner non aveva intenzione di innamorarsi di un estraneo sensuale e affascinante che sembrava conoscere ogni suo singolo desiderio. Tuttavia, non era riuscita a resistere a quell’onda incontenibile di passione, una passione che ora si è spenta da tempo. Perché Shade l’ha tradita, provocando in lei una trasformazione che le ha negato per sempre una vita normale. E ora il suo unico desiderio è quello di fargliela pagare...Ma mentre cerca di consumare la propria vendetta, Runa viene rapita dal peggior nemico di Shade. Demone Seminus, segnato da una maledizione d’amore che lo condanna a eterni tormenti, Shade spera di poter incontrare di nuovo Runa e il suo fascino irresistibile. Ma quando si sveglia in una cella scura, incatenato accanto a una Runa infuriata e misteriosamente potente, comprende che l’effetto che gli provoca è più pericoloso che mai. E mentre i loro aguzzini formulano un incantesimo che li unisce come compagni per l’eternità, Shade e Runa dovranno lottare per difendere non solo le proprie vite, ma anche i loro cuori...

Recensione
C’è un punto, per ognuno di noi, dove il dolore si confonde col piacere, dove il confine tra i due diventa talmente sottile da non sapere più dove esattamente si trovi. E’ su questo che poggia, secondo me, questo secondo volume della serie Daemonica di Larissa Ione: una storia torbida, dove la componente erotica non è imbellettata dal totale romanticismo romanzato, bensì dalla passione focosa che può nascere nei propri sogni per poi materializzarsi nella realtà.
Molte volte non si sa cosa si è perso,se non al momento in cui ci si ritrova costretti nella stessa cella con l’oggetto medesimo del nostro desiderio. Shade, il bel paramedico metà demone Seminus e metà Umber, già conosciuto in precedenza e questa volta protagonista della vicenda, lo sa bene. Runa, l’ “umana” che ormai si credeva persa di vista quasi un anno addietro, in poche mosse si lega a lui come sua compagna, proprio quando l’imminente s’genesis porterà Shade all’ultima maturazione demoniaca. Fosse solo questo si potrebbe trovare una facile soluzione, ma se una maledizione incombe sulla testa del povero demone, allora non c’è altra soluzione che ucciderla, perchè la sua presenza costituisce una minaccia da non sottovalutare. Benché l’odio reciproco, che entrambi i personaggi cercano di mantenere vivo, si veda ben presto soccombere di fronte agli eventi che li vedono legati, in alcuni casi anche drammatici, il gioco tra voglio e non-voglio mantiene comunque viva la trama.
Entrambi sono personaggi forti e scostanti che, per motivi personali, cercano di rifuggire reciprocamente da quello che provano pur di mantenere salda la propria lucidità e la propria vita per come la si è scelta di vivere. Ho però avuto alcune incertezze durante la lettura del libro. Benchè la storia entri subito nel vivo della vicenda e risulti molto avvincente per i vari retroscena, sia familiari sia onirici che la costituiscono, è presente qualcosa di discordante nella natura di Shade e nel suo stile di vita fittiziamente perverso che stona con quello che è il suo atteggiamento in ben altre situazioni.
Non è la sua doppia natura a renderlo un personaggio contraddittorio, ma l’utilizzo del dolore, di cui fa uso per purificare l’animo delle femmine oppresse da sensi di colpa o altri patimenti emotivi. L’ho trovato un metodo poco credibile, così come l’atteggiamento della stessa Runa, imperterrita nel volerlo provare sulla propria pelle per essere alla pari di quante donne l’hanno preceduta. Una pratica forzata che non regge il confronto di quello che è poi ciò che anima Shade stesso durante la sua attuazione.
Nonostante tutto comunque la vicenda riesce a mantenersi attiva e a evolversi fino al suo compimento,non troppo affrettato ma credibile, grazie soprattutto all’intercalarsi di amici e nemici, vecchie e nuove conoscenze che con la loro presenza danno maggior spessore alla trama. L’autrice, infatti, non risparmia drammi e perdite, non gratuite ma motivate per far sì che determinati avvenimenti, passati e presenti, si leghino tra di loro e chiariscano il comportamento dei suoi stessi personaggi.
Grande attenzione in questo libro, fortunatamente, è data anche al proseguimento della vita di personaggi minori, dei loro sentimenti e di quanto era rimasto in sospeso dietro le quinte nel libro precedente. Mi riferisco non solo a quanto potrebbe accadere tra Kynian e Gem, ma anche allo stesso Wraith: sicuramente tutto da scoprire più che da rivalutare, perché ha già dato prova di sè in molte situazioni e occorre attende solo il suo momento.
Tra maledizioni vecchie di decenni, tradimenti, ferite del corpo e dell’anima e sul pericolo che si annida in ogni famiglia, nasce e continua quindi una vicenda in cui la medicina e la demonologia vanno finalmente d’accordo. Una buona lettura, non troppo scontata, ma che rende bene l’idea di quello che è la differenza tra il volere qualcosa e la sua realizzazione.

Giudizio: ★★★★ -

1 commento:

  1. Adoro questa saga....l'originalità della storia e la caratterizzazione dei personaggi (perfino quelli minori) la rendono una delle migliori in circolazione secondo me....finalmente non sono presenti i soliti vampiri con il triangolo amoroso e la storia d'amore stucchevole!
    A mio avviso però spesso il linguaggio usato è eccessivamente forte e mi infastidisce un po (non sono bacchettona tutt'altro, ma davvero non vedo il motivo di usare una crudezza cosi gratuita...)ovviamente non rovina l'effetto di una trama originale e coinvolgente nè spegne il mio interesse per la storia....
    Non vedo l'ora di leggere il terzo, Wraith mi incuriosisce un bel pò.....

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