giovedì 14 luglio 2011

Recensione: "Il profumo dell'oscurità" di Emma Holly

Titolo: Il profumo dell'oscurità
Titolo originale: Kissing Midnight
Autore: Emma Holly
Editore: Leggereditore
Pagine: 350
Prezzo: 5,00€
Data d'uscita: 21/04/2011
altro: primo libro trilogia interna Fitz Clare Chronicle

Una Londra avvolta nella nebbia di segreti oscuri, un uomo che deve proteggerli a qualsiasi costo. Perché in gioco c’è il destino della sua stirpe, e le forze che lo insidiano non si placheranno fino ad annientarlo. Edmund Fitz Clare è un upyr – un vampiro mutaforma – ossessionato dal desiderio di redimersi dal proprio passato. I suoi segreti sono tali che non può permettersi di rivelarli a nessuno. E quando Estelle Berenger – la giovane donna dalla quale è attratto – lo condurrà per i sentieri di un amore sensuale e irresistibile, dovrà fare di tutto per non turbare la serenità della sua famiglia umana, ignara della sua vera natura. Estelle intuisce il pericolo che si cela dietro l’affascinante Edmund, ma nulla le impedirà di perdersi con lui in un’avventura che la porterà a svelare la chiave dei suoi segreti, a conoscere dei poteri che nessun’altra donna umana potrebbe possedere. Fra sensualità, azione e suspense da capogiro, Emma Holly ci trasporta in una dimensione sovrannaturale inedita, per una serie che ha conquistato centinaia di migliaia di lettori negli Stati Uniti.

Recensione

Se avessi voluto leggere un libro incentrato sul solo sesso, avrei di certo preso uno dei romanzi della collana Passione che escono ogni mese in edicola con la Mondadori. Invece questa volta, tra una scusante editoriale e l’altra, mi è toccato leggere un libro fatto per ninfomani, dove la trama soccombe sotto un'unica stella impervia: il sesso fast and furious. Non sono contro le scene di sesso, anzi, se queste hanno una loro motivazione e una loro scala ascendente di passione, a cui si giunge dopo almeno qualche contrattempo o vicissitudine, sono ben accette perché risaltano come se fosse un traguardo finalmente raggiunto che può dare maggior risalto alla storia, ed anche un certo compiacimento per il lettore. Forse non avrò una grande passione per le relazioni troppo rudi, questo in piccola parte è vero, ma in una storia simile c’è davvero poca cosa che non sia fatta di sesso e libidine. Bisogna veramente scavare per cercare di afferrare la trama nella sua interezza e scinderla dal tarlo dell’ormone scatenato.
In questo libro, che non ti porta da nessuna parte ma che anzi ti lascia in un mare di guai a cui penso occorrerà una lettura forzata dei volumi successivi, essendo il primo di una mini-trilogia costruita all’interno della serie principale, come una storia nella storia, ci troviamo totalmente immersi nella vita, inizialmente attraente, di una ragazza di soli quindici anni alle prese con il suo colpo di fulmine personale, e un genitore vampiro con tanti grattacapi a cui pensare. Estelle lei, Edmund lui, due nomi originali, ma che non aggiungono molto altro alla loro personalità se non una grande passione sessuale che finalmente può irrompere con il tipico salvataggio della damigella in difficoltà salvata dal suo cavaliere dalla scintillante armatura. Penso però una cosa… Se una ragazzina quindicenne si innamorasse di un uomo maturo come la giudichereste? E se un uomo maturo si innamorasse di una quindicenne come lo definireste? Ammettetelo, e fate voi un po’ le somme. Non perché è una componente di un libro urban fantasy può essere trascurato ogni giudizio reale.
Ciò nonostante, con grande fortuna di chi riesce a sopravvivere alla lettura fino alla fine, non si cade nel licenzioso. Non da subito almeno... Tra lo scoccare della fatidica scintilla e il salvataggio passano undici interi anni di convivenza familiare tranquilla e pacifica. Ma scoccata la “mezzanotte” tutto prende fuoco in ognuno dei componenti della famiglia Fizt Clare e allora sì che si aprono le porte alla lussuria, che come una malia, coglie e decima chi si trova sotto il fatidico tetto. Nessuno, che siano i due protagonisti o i membri della loro famiglia, o addirittura i nemici o gli alleati, viene salvato dal demone della lussuria che, se almeno fosse stato un demone, avrebbe valso la sua efficace presenza.
Se fosse la sovrabbondanza quasi soffocante di libidine nella storia l’unico difetto si potrebbe cercare di sorvolare benignamente per puntare l’attenzione sul resto degli avvenimenti in cui sono coinvolti i personaggi. Ma se questi ultimi sono soverchiati dal continuo copulare licenzioso o quasi che li perseguita, c’è poco che riesca a rendere credibile la trama o a mantenere viva l’attenzione del lettore che, a mano a mano che si inoltra nella vicenda ,cerca, speranzoso, qualcosa di più interessante che un nuovo contatto fisico tra due partner consenzienti. L’originalità dell’ambientazione urban fantasy con vampiri mutaforma, detti upyr, in un contesto temporale dove l’emancipazione femminile è agli arbori nella società britannica, si fa sentire ma solo con brevi accenni speranzosi senza che questi però vengano interamente sfruttati.
Che peccato. Non avevo grandi pretese per questa storia, ma speravo di passare un piacevole momento in compagnia di qualcosa che non fosse solo sesso e niente arrosto. Un libro adatto per le notti fredde, dove occorre un fuoco continuo e bollente per mantenere calda la serata...ma il fuoco non sempre brucia a fin di bene.

Giudizio: ★★ --

8 commenti:

  1. aaaaaaaah come ti capisco... avevo letto delle recensioni al riguardo, ma non mi aspettavo certo sesso-sesso-e-SOLO-sesso!
    Non ne scampa un capitolo, infatti ho interrotto la lettura per dedicarmi a qualcosa di più romantico e meno rude perché (ammettiamolo!) le scene sono molto irruenti, troppo carnali, per molti versi grezze. E dire che sono a un terzo di un libro veramente piccolo! Sarò troppo puritana o perbenista, ma leggere alcune pagine mi ha creato un certo disagio.
    inizio a pensare soldi buttati.

    una piccola curiosità finale: tu parli di società statunitense, ma la storia non dovrebbe essere ambientata nel Regno Unito? La menzione degli Stati Uniti è riferita a qualcosa in particolare?

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  2. è bella sapere che non sono la sola che non lo ha apprezzato :)

    per la curiosità finale è in parte una svista in parte una verità soggettiva nei confronti del testo. errore mio che, anche tenendolo presente per il luogo in cui lavora lei, che solo in un posto si può trovare giustamente XDD, ma l'impronta emancipativa della vita di tutti i giorni che affronta Estelle mi è sembrava più statunitense che inglese. pardon :P

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  3. XD ma ti pare.. era solo per capire se c'era un riferimento particolare che non avevo colto (o se avevo frainteso completamente nel romanzo =__=" )
    Effettivamente essendo l'autrice statunitense si sarà basata molto sul vissuto del suo paese e non tanto su quello - meno familiare - europeo (o più specificatamente inglese). Eppure pur così, non è riuscita a caratterizzare molto il background temporale. Certe descrizioni o appellativi li trovavo troppo "moderni". Che in America fossero già così all'avanguardia? O è solo una svista del traduttore?

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  4. non saprei dirti :p però trovo che l' "accento" britannico che contraddistingue solitamente qualcuno di un determinato luogo, traspare tra tutti i personaggi nativi solo attraverso G. per il resto è tutto troppo sovverchiato nell'intento narrativo di voler rendere l'idea di qualcosa che non è nel vissuto della scrittrice.

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  5. perdona l'ignoranza, ma... chi è G.? °__°

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  6. wahahahah
    e di' il nome intero xDD

    °__° non oso immaginare i soprannomi che dai ai tuoi amici X°°D

    cmq concordo con te..

    per ora non penso di riprendere il libro a breve, ma prima o poi lo devo finire u.u per pura questione di principio!
    °__° chissà...
    dalle tue premesse però dubito che possa riguadagnare terreno @_@

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  7. sapessi xDD

    io odio lasciare i libri a metà quindi se nelle prime 100 pagine non reggo adieu mon ami...
    se hai altre letture che aspettano da tempo concentrati su di esse, o accompagnalo con loro stesse, magari senza accorgertene lo finisci ghgh

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