Titolo:
Cuore nero
Autore:
Amabile Giusti
Editore:
Dalai
Pagine:
528
Prezzo:
22.00€
Data di uscita:
31/05/2011
A diciassette anni ci si può imbattere nel vero amore? È ciò che si chiede Giulia quando quel sentimento irrompe nella sua vita. Prima di allora era una ragazza indipendente, segnata dal burrascoso divorzio dei genitori, con una visione tutt’altro che romantica dei rapporti sentimentali.Finché non si prende una cotta tremenda per Max, un compagno di scuola, e la sua razionalità inizia a vacillare. Lei, di solito brillante e decisa, si sente stupida e confusa. Eppure lui è fin troppo pieno di sé, non il suo tipo, anche se è terribilmente attraente, e Giulia fa di tutto per reprimere le proprie emozioni e dimenticare la loro breve, insignificante storia.Una sera, mentre porta a passeggio il cane, incontra Victor, un ragazzo dall’accento francese che, sbucato dal nulla, le dice di essersi trasferito a Palmi da poco con la madre e la sorella. Biondi e pallidissimi, i tre sembrano avvolti da un mistero: escono solo di notte e abitano nella Villa dell’Agave, una vecchia casa dalla fama sinistra.Da quel momento, inaspettatamente, Max ricomincia a corteggiarla, e non solo: fa di tutto per metterla in guardia da Victor, come se sapesse qualcosa sul suo conto che non può rivelarle. Come mai i due si conoscono? Perché si detestano? Cosa nascondono entrambi?Trascinata da una passione irrefrenabile, Giulia piomberà in un mondo che credeva relegato alla leggenda e alla fantasia, un mondo abitato da esseri misteriosi assetati di sangue, che attraversano i secoli lottando per sopravvivere. E scoprirà che amare un vampiro è una dannazione, un desiderio proibito, ma sceglierà di correre il rischio a qualunque costo. Anche se sa di essere una preda. Perché se vivere con lui è difficile, vivere senza di lui è impossibile.
Recensione (by Keira)
Mi trovo in estrema difficoltà a commentare questo romanzo. Mi è piaciuto, non mi è piaciuto?A distanza di alcuni giorni, vi dirò, ancora non l'ho capito. Inizialmente ero restia ad affrontare
Cuore Nero, non tanto per l'argomento vampiri, quanto invece per la trama e il suo retrogusto di storia già sentita, senza sottovalutare, poi, quella certa ritrosia, una sorta di sottile pregiudizio involontario, nei confronti degli scrittori italiani, in particolare donne. Mentirei, però, se non vi dicessi che un pizzico di curiosità l'avevo: di questi tempi affrontare un argomento così inflazionato come i vampiri, soprattutto se si è un'autrice italiana, mi sembrava un azzardo bello e buono. Poteva rivelarsi un possibile successo, così come una possibile...ciofeca.
Il risultato?Difficile de dire perchè
Cuore Nero è uno di quei libri per il quale puoi provare tutto e il contrario di tutto e ancora non è abbastanza: lungo, prolisso, esaltante, eccitante, emozionante, noioso, fantastico. Pensate a un aggettivo qualsiasi, di sicuro sarà adatto.
Se le vostre titubanze sono di ritrovarvi a leggere un libro in stile
Twilight, state tranquilli!Le somiglianze sono davvero poche, forse sono presenti pallidi richiami all'inizio ma poi la storia prende una direzione propria e ben definita che niente ha a che fare con il famoso romanzo della Meyer. Certo, c'è la scuola, le dinamiche adolescenziali, e l'amore tra l'umana e la figura soprannaturale, ovvero il vampiro, ma vi dico: non tutto è quello che sembra, anzi. L'autrice ti stordisce talmente tanto con
discorsi, battute, battibecchi vari che non ti rendi conto, se non dopo parecchie pagine, di trovarti in un vero e proprio
doppio inganno narrativo, ben giostrato e raccontato. Credi che la storia prenderà una direzione e invece, a un certo punto, ti ritrovi spiazzato, con tutte le carte in tavola rimescolate. Da questo punto di vista il libro è di certo
originale, niente a che vedere con i soliti young adult, così simili l'uno all'altro.
Fino a metà il libro è interessante, incalzante, si fa leggere di volata, merito anche dell'alone di mistero di cui è infarcita la storia e per la presenza di un
Max e di un
Victor in
apparente scontro e tensione per aggiudicarsi un posto nel cuore della giovane
Giulia, protagonista logorroica e non troppo simpatica del romanzo.
Nella seconda metà invece la storia si sgonfia un poco, comincia a perdere mordente in una giravolta di scene tutte uguali, di discorsi ripetuti e ridondanti tra i due protagonisti, di tira e molla amorosi estenuanti che alla lunga, per quanto mi riguarda, hanno annoiato non poco. Avrei decisamente tagliato un centinaio di pagine, giusto per alleggerire il tutto (e considerata la mole del libro, non ne avrebbe risentito di certo!). Fortuna che l'impasse viene poi felicemente superato grazie a un finale che si rivela essere la parte migliore, ricco di azione, rivelazioni e
un epilogo davvero inaspettato, poco usuale, che vi stupirà.
La Giusti scrivendo in modo originale quasi al limite del paradossale e con
una visione tutta sua sui vampiri e soprattutto sui cacciatori di vampiri, riesce a costruire un romanzo corposo che, nonostante l'argomento noto, si rivela essere un'anomalia nel panorama editoriale italiano.
Sperando di poter leggere, tra non molto tempo, un seguito (ci sarà?), consiglio la lettura di
Cuore Nero a tutti gli amanti delle storie d'amore con vampiri e misteri e in particolare a chi cerca romanzi un pò diversi dal solito.
Giudizio:★★★★ -
Recensione (by Nevia)
Andare oltre. Che cosa vuol dire? Vuol dire dimenticare, vuol dire superare, vuol dire abbandonare?
Andare oltre è il punto di partenza di questo romanzo, di questo YA dal sapore della conquista e della rinuncia. Un romanzo che in modo piacevole, sia per la descrizione narrativa vivida ed essenziale, sia per quella personale e caratteriale di ogni personaggio che incontriamo nel corso della corposa trama, riesce a raccontare la storia inizialmente disinteressata di Giulia, detta Giulietta, e Maximillian, o semplicemente Max, in modo tale che solo attraverso il susseguirsi dei vari eventi si scoprono le reali identità dei personaggi e le sfumature dei sentimenti che provano vicendevolmente. La loro storia non ha nulla di breve, e non mi riferisco alle sole pagine del libro, perché può ricordare inizialmente una nuova rivisitazione sul tema adolescenziale, sull’amore che sboccia, il tutto condito dal paranormale come meglio non si potrebbe chiedere. E’ qualcosa d’intenso e di vivido. Un young adult in cui tutti i vari personaggi, dalla mamma assetata d’odio verso il suo ex marito, alla migliore amica ficchetta che sa tutto di tutti, sembrano avere la reale fisionomia ed età con la quale sono rappresentati, senza invece assumere identità opposte a quelle che vogliono interpretare. Mi spiego... Quando leggo solitamente un YA di un’autrice straniera, ho sempre la strana sensazione che ci sia qualcosa che non quadri. Mi sembra che i personaggi siano inquadrati il più delle volte in modo improprio senza che nulla di vero sulla loro età o sul comportamento che dovrebbero tenere sia realmente quello che si vede fare a un ragazzo/a di diciassette, diciotto anni e giù di li. Mi sembrano sempre che siano troppo cresciuti per l’età che abbiano e che quindi assumano comportamenti più maturi o frivoli di quelli che ci si aspetterebbe debbano avere. Leggendo
Cuore Nero si ha invece la sensazione di qualcosa di
reale, di veritiero dove ogni personaggio rivela l’esatta entità con la quale lo si potrebbe veder comportare di persona per strada. Non penso sia la conterraneità della situazione ma più la bravura dell’autrice che ha condito la vicenda solo marginalmente con un carattere narrativo alla Buffy, riuscendo così a trovare la propria originalità.
Di lei però abbiamo solo un accenno canzonatorio, non una rivisitazione sul tema cacciatore-preda, perché Giulia nella sua caparbia personalità, fa da collegamento tra due alleanze che non si scontrano, ma cercano di collaborare per un fine ultimo.
Dopo lo scoglio delle prime fatidiche cento pagine, e dopo una tormentosa battaglia personale nel non voler soccombere ad una nuova similitudine narrativa con
Twilight di cui si sentono solo brevi e piccolissime somiglianti, fortunatamente, si decolla verso un susseguirsi d’incontri-scontri sentimentali, morali e tragici in cui non si sa mai dove l’autrice ci vuole portare. Io stessa inizialmente non avevo capito, se non solo davanti ai fatti concreti, chi realmente fosse il vampiro della storia, perché di una storia di vampiri si tratta, ma per lo meno il vampiro protagonista non brilla, è quasi “vegetariano” e si salva con quel che può nella sua dignità gotica. Max e Giulia si scontrano, si trovano, si cercano e si rincorrono, sfuggendosi e trovandosi e nuovamente perdendosi in qualcosa che riesce costantemente a mantenere viva l’attenzione del lettore. Victor invece, nella sua identità di ostacolatore, ma anche di machiavellico fautore della rivelazione di alcuni eventi passati con l’intenzione di far si che tutto fili secondo le proprie mire personali, muove le proprie pedine nella nebbia che tutto avvolge e regola, mascherandosi in modo
originale e d’effetto.
La suddivisione in quattro parti della storia facilita lo scandire degli eventi ma in modo superficiale. Riesce in qualche modo a far intuire cosa potrebbe succedere, o su che spirito si basano le pagine successive, ma non riesce propriamente a dare un senso temporale alla vicenda. Ogni personaggio, dal più importante al più decorativo si muove e vive facilmente la propria parte facendo sì che non ci siano impedimenti ma arricchimenti attraverso la loro presenza. Questo libro è condito da un piacevole ed efficace effetto boomerang.
Una volta partita la lettura, non si sa, dove si arriverà. Non si sa cosa ci si troverà davanti, chi sarà l’opposto di chi, chi ostacolerà o interporrà la propria storia allo scorrere degli eventi.
Il finale poi è qualcosa di unico per il quale mi complimento con la scrittrice per la scelta da lei compiuta. Se fosse stato come ci si aspetta sempre da un libro credo che non mi avrebbe colpito nella sua efficacia come invece si è rivelato. Ottima storia, forse un tantino prolissa e ricca in alcune parti ma con un potenziale che fa intuire come la scrittrice non abbia voluto lasciare nulla al caso se non solo nel momento cruciale.
Efficace in tutto e per tutto.
Giudizio:★★★★ 1/2
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