venerdì 3 febbraio 2012

Recensione doppia: "Changeless" di Gail Carriger

Titolo: Changeless
Autore: Gail Carriger
Editore: Dalai
Pagine: 328
Prezzo: 15.50€
Data di uscita: 08/11/2011
È metà pomeriggio, per ogni lupo mannaro che si rispetti dovrebbe essere il momento della giornata dedicato al sonno più profondo, eppure a casa di Alexia Tarabotti oggi qualcosa non va: svegliata di soprassalto da un grido, la nostra eroina si accorge che suo marito, Lord Maccon, non è tranquillamente a letto addormentato, ma sta ululando alla finestra. Neanche il tempo di capire che cosa succede che questi fugge. Scompare. Lasciandola sola ad affrontare un esercito di soldati dai poteri soprannaturali, una pletora di fantasmi e, soprattutto, la Regina Vittoria. Infuriata come non mai. Ma Alexia è in possesso di due armi di difesa micidiali che la proteggono da ogni insidia: il suo parasole all’ultima moda e una ammaliante cortesia. Le indagini la condurranno fin nella remota e selvaggia Scozia in mezzo a clan di licantropi di cui riuscirà – con incredibile abilità, e grazie ai suoi poteri di «senz’anima» – a rovesciare le dinamiche interne volgendole a proprio favore. Tra un’avventura e l’altra avrà anche il tempo per rintracciare il maritino scomparso?
Recensione (di Keira)

Alexia Tarabotti, ex zitella dai tratti marcatamente italiani, torna in una nuova avventura, pronta a sfoderare il suo formidabile parasole e la sua insuperabile lingua tagliente. Apprezzo molto questa serie e, nonostante non mi crei una vera e propria dipendenza, ho letto con piacere i primi due volumi, non fosse altro perchè l'autrice è davvero eccezionale nel saper unire ambietazione storica e steampunk a situazioni al limite del paradossale e a una generosissima dose di ironia.
Alexia non è più una signorina in cerca di marito ma una donna felicemente sposata con Lord Maccon, almeno per quanto lo possa essere una senz'anima! Questo, però, non le impedisce di ritrovarsi ancora una volta protagonista di un nuovo caso giallo e paranormale che, apparentemente senza soluzione, troverà giusta risposta solo grazie all'occhio attento della nostra Alexia. E poco importa se ora la nostra eroina ha il compito di badare a una casa e a un branco di licantropi non troppo gentili, Lady Maccon non ci pensa due volte ad affrontare un rocambolesco viaggio in dirigibile pure di stare vicina al marito e scoprire per quale motivo licantropi e vampiri sembrano aver perso i loro poteri e la loro natura soprannaturale a causa di una misteriosa epidemia. Sarà l'inizio di un'avventura che tra strani avvenimenti, tentati omicidi e situazioni maliziose, la porterà in Scozia in compagnia di Ivy, ovvero l'amica dagli improponibili cappellini, del valletto innamorato Tunstell , dell'insopportabile sorellastra Felicity e di Madame Lefoux, un'inventrice francese dalla sessualità ambigua. Un gruppo omogeneo, per non dire bizzarro, che vi strapperà non pochi sorrisi visto che saranno il perfetto bersaglio delle simpatiche battutine di Alexia.
Ancora una volta Gail Carriger offre un'irriverente ma accurata rappresentazione del mondo vittoriano e lo fa con un degno sequel del già ottimo Soulless, mantenendo intatti linguaggio, volutamente arcaico, situazioni ironiche e divertenti e soprattutto riproponendo una protagonista eccezionalmente anomala nel suo essere pungente ma allo stesso tempo così intelligente e acuta. Di contorno tutta una serie di ottimi e particolari personaggi che arricchiscono la narrazione senza appesantirla e una storia che forse poteva avere una migliore evoluzione ma non per questo risulta meno interessante.
Consigliato espressamente a tutti coloro che già hanno amato il precedente volume.

Giudizio: ★★★★--
*****

Recensione (di Nevia)

Sinceramente non ci speravo, ed invece sono qui ancora tutta presa dalla lettura di Changeless. Il primo e precedente libro, Soulless, mi aveva lasciato senza parole nel vero senso della parola. Non riuscivo a capire se mi era realmente piaciuto o no e, così, mi sono decisa a tagliare la testa al toro e tentare questo secondo appuntamento della serie per decidere, di conseguenza, se bocciare o premiare l’avventura di Alexia Tarabotti. Ed eccomi qui ad elogiarne il contenuto tutta entusiasta non solo per l’evoluzione della storia ma soprattutto perché i personaggi che popolano questo libro vivono e vibrano nella loro caratterizzazione.
 Alexia non è più una zitella ventiseienne, ma una donna sposata con lo scorbutico, quanto allettante, Lord Maccon e per di più muhjha della regina. In un sol colpo ha trovato non solo la soluzione più conveniente per la propria condizione, ma ha anche acquistato potere sociale maggiore rispetto a quello fino ad ora in suo possesso in tutti i salotti londinesi. C’è chi crede, giustamente, che la sua unione sia solo frutto di stratagemmi per nulla disinteressati, un matrimonio di convenienza in cui l’amore non compare tra le possibili motivazioni che ne hanno causato l’avvenimento. Però, vedere dietro al sipario di quella che è la loro vita coniugale, toglie ogni incertezza su quello che è il loro vero trasporto affettivo reciproco.
Sono rimasta affascinata da questo doppio gioco sociale di apparenza e realtà. Ciò che il resto della società pensa di Alexia e del suo matrimonio è una motivazione logica ma per nulla sincera di quello che è realmente il romanticismo sentimentale nato tra lei e Conall, Lord Maccon, in questione. Pensavo che l’essere una preternaturale, una senz’anima, comportasse, oltre che una praticità ineguagliabile ed anche un’indipendenza marcata, anche una mancanza di sentimento che quindi non avrebbe alimentato in modo focoso la loro relazione. Invece sono rimasta conquistata da quella che è il loro battibeccarsi e relazionarsi in modo reciproco.
Essere preternaturale in una società che ha accettato l’esistenza di vampiri, licantropi e fantasmi, può dimostrarsi non solo insidioso, ma soprattutto compromettente. In questo libro la nostra eroina sperimenta le gioie e i dolori di una vita coniugale, ma anche le minacce che possono nascere se si è soprannaturali. Una grave malattia di umanizzazione si sta manifestando in città, per poi spostarsi verso le aspre terre scozzesi che, mirabilmente, rendono un giusto scenario allo svolgimento dei fatti. Retroscena sul passato e la doppia vita di Lord Maccon emergono attraverso la ricerca della causa di tale contagio. Meglio di chi, se non una ficcanaso come Alexia, può mettersi alla ricerca della reale soluzione del problema? Nuovi personaggi come Madame Lefoux e la sua geniale presenza affettiva nei confronti della protagonista, o quella carismatica, di vecchia data ma non troppo, di Lord Akeldama e i suoi colorati vezzeggiativi visibili anche a distanza di etere, fanno sì che la trama si arricchisca di sospetto, complicità e soprattutto di sano gusto. Il tutto bilanciato al meglio dalla pungente estetica di Miss Hisselpenny che, come un pugno nell’occhio, sfoggia un cappellino dopo l’altro, e dalla superficialità sociale incarnata in Felicity, sorella di Alexia e antagonista di Miss Hisselpenny per buona durata del libro. L’intrigo sembra essere ancora una volta all’ordine del giorno, ma è giocato con originalità e buono spirito di osservazione. Anche nell’ovvietà di alcune situazioni, lo scompiglio narrativo gioca a favore della buona riuscita della vicenda. Entrare in un mondo dove la tecnologia è differente ma stranamente simile alla nostra è, inizialmente, difficile perché mancano le conoscenze tecniche necessarie sia per terminologia che per applicazione. Se però si accetta come ovvia la loro esistenza ed utilizzo tutto migliora. Bello, bello ed ancora bello. Era da lungo tempo che non rimanevo così entusiasta dopo aver terminato un libro, soprattutto perché la scrittrice ha giocato bene le sue carte ed ora l’interesse nel proseguirne la trama è più forte che mai. Pregiudizi a parte, Alexia mi ha conquistata. Non è il personaggio freddo che mi era apparsa inizialmente ma una fragile mortale, con un carattere forte, una morale altrettanto impeccabile e un raziocinio che non la abbandona mai.

Giudizio: ★★★★★ -

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