mercoledì 1 dicembre 2010

Recensione: "La notte del solstizio" di Lisa Jane Smith

Una casa pieni di specchi, abbandonata e deserta. Arroccata su una collina, sembra disabitata da sempre. È la casa di Morgana, la potente strega, la guardiana che sorveglia il passaggio tra il mondo degli umani e Wildworld: un universo misterioso e selvaggio, dove il potere è in mano agli stregoni e la magia bianca e quella nera si scontrano in una lotta all'ultimo sortilegio. E quando quattro bambini - Claudia, che ha solo sette anni, sua sorella Alys, e i due gemelli Charles e Janie - entrano nella casa di Morgana, scoprono che la Terra ha i giorni contati. Una volta all'anno, la notte del solstizio d'inverno, tra i due mondi si apre un passaggio, e adesso Cadel Forge, lo stregone malvagio che ha rapito Morgana, ha l'occasione per invadere la Terra. Ora che il passaggio è incustodito, nulla può più impedirgli di scatenare il suo esercito magico, per assoggettare gli umani al suo potere e diventare l'unico signore dei mondi. Ma anche gli specchi nella casa di Morgana sono dei piccoli canali di comunicazione con Wildworld. L'equilibrio tra la Terra e il regno della magia sta per essere spezzato, la pace è a rischio, e gli essere umani stanno per essere distrutti dalla potenza della magia nera. Solo quattro bambini sanno cosa sta per accadere. Solo loro possono fermare Cadel. Ma la fantasia, l'innocenza e la purezza dell'infanzia possono davvero sconfiggere le arti oscure di uno stregone accecato dall'odio, e ormai folle per la sete di potere? Wildworld li aspetta.


Recensione
Per dare un giudizio a questo libro è necessario essere davvero poco obiettivi. Sì perché se da un lato mi verrebbe voglia di dirvi che è una sonora schifezza, dall'altro bisogna considerare due attenuanti a carico di questo romanzo: la prima è che è l'opera d'esordio della famosa Lisa Jane Smith, la seconda che è chiaramente indirizzato a un pubblico molto giovane, direi propriamente per bambini. Fatta questa doverosa premessa è evidente come il giudizio e la prospettiva con la quale questo libro va letto cambia totalmente. Dimenticatevi gli affascinanti vampiri del "Diario del vampiro" e prendete questo romanzo come una semplicissima lettura di evasione molto fanciullesca, una versione poverissima de "Le Cronache di Narnia" con tanto di volpi parlanti, serpenti volanti, specchi magici e che in quanto tale potrà non piacere e tutti. La scrittura è semplicissima, volutamente per bambini, le descrizioni sono scarse, i personaggi non hanno quello spessore in grado di potercisi affezionare sul serio e in ultimo il villain (ovvero il cattivo) fa più che altro ridere. La storia di per sè non è male ma è gestita male e a tratti risulta confusa e poco chiara. I tentativi di richiamarsi a luoghi e personaggi leggendari come Avalon e Morgana, una figura, quest'ultima, che ho sempre amato, non vanno a buon fine e sembrano più che altro riferimenti senza senso e motivo si sussistere. L'unica cosa che salverei sono i quattro protagonisti della storia, Alys, Charles, Claudia e soprattutto Janie, mi sono piaciute le dinamiche tra i fratelli e le loro differenza di carattere.
Detto questo, sarà che forse sono troppo cresciuta per questo genere, mi sento di consigliare questo libro solo ad un pubblico molto, ma molto giovane o chi ama le storie semplicissime e le favole senza grandi pretese.

9 commenti:

  1. Comincio a credere che la Smith non abbia tutto questo talento... benché sia stata baciata da un grande successo...

    ;-)

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  2. @silvia
    secondo me la smith ha il talento di inventare le storie ma le scrive in maniera poco accattivante...
    se ci pensi la trovata dei Salvatore è geniale ma risulta mooolto migliore in televisione perchè a mio parere il libro è una fregatura...
    Leila

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  3. Grazie per la recensione Keira!
    Odio come scrive la Smith, non comprerò mai più niente di suo.

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  4. Ma povera Smith, bistrattata da tutti!
    Io per ora ho avuto modo di leggere solo il primo de "I diari del vampiro" e non l'ho trovato così orribile, ma aspetto i prossimi in edizione pocket e vedo come prosegue anche se la penso come Leila: la serie televisiva è insuperabile!

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  5. Garazie per la recensione Keira! Stavo quasi per comprarlo! Devo dire che ultimamente non sono proprio in vena di libri così semplici e banali e quindi non penso che mi sarebbe piaciuto.
    Infatti già dall'inizio non ero molto convinta di questo libro, ma la trama non era male tranne che si trattava di un romanzo di Lisa Jane Smith...
    Ecco a dirla tutta l'ho scoperta attraverso il telefilm (magnifico) e ho deciso di acquistare il primo romanzo della seria ma sono rimasta scioccata. Il volume era piuttosto corto e non avveniva nulla di speciale, per di più Elena era la solita barbie americana e l'ho odiata tantissimo (mentre nel telefilm é così carina, tranne certi momenti di stupidità assurda).
    Boh a questo punto mi sa che adotterò il sistema "vade retro" per la Smith.

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  6. io avevo letto i diari delle streghe e si carino ma....troppo banale in certi punti..
    questo mi ispirava dalla copertina ma l'ultima tua frase mi dice che starò lontana...!!

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  7. Confermo la linea: scrive in maniera sconclusionata e credo che ce ne stiamo accorgendo tutte.

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  8. Mi accodo a voi.... nemmeno io amo Lisa Smith. Trovo i suoi libri un tantino piatti!! Le storie non sono male... ma sono sviluppate in modo troppo noioso!

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  9. Bella recensione... mi è stata utile ;)

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