Titolo:
Lemonade
Autore:
Nina Pennacchi
Editore:
Naftasia
Pagine:
403
Prezzo:
19.00€
Kent, 1826. Christopher Davenport prepara da anni la sua vendetta. E quando si trasferisce a Coxton, paesino della campagna inglese, sa esattamente cosa lo aspetta. Conosce i suoi nemici, e non li teme. Non teme il padre naturale, Leopold DeMercy. Non teme il fratellastro, Daniel. Non teme i fantasmi del suo passato.
E di sicuro non teme la limonata.
Dovrebbe, però.
Oh, milioni di persone vi diranno che è una bevanda innocua e salutare. Non credeteci. Perché basta poco, un attimo di distrazione, per rovesciarne un bicchiere.
E averne la vita sconvolta, come scopre anche la giovane Anna Champion.
Caratteri diversi come il giorno e la notte, Anna e Christopher. Tra loro volano schiaffi, baci rubati, dialoghi al vetriolo e mortificanti scuse. Eppure prima di addormentarsi Anna non può fare a meno di ripensare a quell'uomo arrogante, e Christopher non riesce a dimenticare quell'odiosa strega.
E quando a Coxton si comincia a vociferare di un fidanzamento tra Anna e Daniel, Christopher decide di strapparla al fratellastro con ogni mezzo... anche il più infame.
Recensione
Può un bicchiere di limonata cambiare per sempre la vita di una persona?Sembra proprio di sì per la giovane
Anna Champion, protagonista di
Lemonade, avvincente romance storico d'esordio di Nina Pennacchi.
Mi sono avvicinata a questo libro grazie al consiglio di un'amica blogger che, conoscendo bene i miei gusti, sapeva di non sbagliare proponendomi un romanzo dove l'ambientazione storica fa da sfondo a un amore combattuto e controverso che mi ha tenuta letteralmente incollata alle pagine dall'inizio alla fine e mi ha coinvolta a appassionata moltissimo.
Tutto comincia con un bicchiere di limonata, dicevo. Un vero e proprio
scontro a causa del quale Anna si ritroverà il vestito irrimediabilmente rovinato e una voglia incontenibile di farla pagare al maldestro e antipatico bellimbusto che non solo le ha rovesciato la limonata addosso ma non si è neanche degnato di scusarsi. Un fatto banale che, però,
segnerà in modo indelebile la vita della giovane. E non certo in meglio. Si rivelerà ben presto, infatti, essere la miccia che causerà un vortice di
violenza e passione che, vi garantisco, leggerete avidità e con la voglia di continuare per scoprire come andrà a finire. Sì perchè nonostante un inizio che potrebbe sembrare banale, forse uguale a tanti altri romance, la narrazione prende una piega del tutto inaspettata e inusuale che non solo cambia le regole della storia d'amore tradizionale, ma si caratterizza anche di
tinte molto forti che fanno di questo libro un romance del tutto particolare.
Da sottolineare l'ottima caratterizzazione dei due protagonisti, così
diversamente uguali. Da una parte abbiamo la giovane Anna Champion, ragazza povera, non bellissima, ma dotata di un carattere estremamente forte che la porta a combattere e a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno. Dall'altra il tenebroso
Christopher, uomo dalle mille sfaccettature, dall'atteggiamento violento e autoritario dettato da un passato oscuro per il quale è ora in cerca di
vendetta. E' proprio quest'ultimo ad avermi stupito maggiormente, è un
protagonista maschile anomalo che agisce in modo altrettanto anomalo e che fino alla fine, contrariamente allo stereotipo del bello e dannato che si redime quasi sempre a metà lettura, rimane se stesso fino all'ultimo capitolo. Il suo è un
comportamento coerente per tutta la durata della storia e questo, se da un lato è apprezzabile, dall'altro penso che molte lettrici faranno fatica a comprenderlo e ad affezionarsi del tutto a lui. Più andavo avanti nella lettura e più mi rendevo conto di non aver mai ho incontrato un uomo
così crudele in nessuno romanzo di questo tipo, un vero e proprio
demonio in grado, però, anche di rendere viva e avvincente la vicenda. Al contrario ho forse apprezzato maggiormente la figura del co-protagonista maschile,
Daniel, al quale mi piacerebbe molto che l'autrice dedicasse un libro tutto suo visto che la fine di
Lemonade mi ha lasciato un poco scontenta in tal senso:
gli ultimi capiti sono frettolosi e non spiegano nella maniera giusta sia gli avvenimenti principali che le storie dei personaggi di contorno.
Altro difetto sostanziale del romanzo è sicuramente la scrittura, acerba e caratterizzata da fastidiose, almeno all'inizio poi ci si abitua,
parentesi dove l'autrice, come una sorta di
coscienza, si rivolge direttamente ai due protagonisti . Il romanzo avrebbe necessitato di un lavoro di editing maggiore da parte della casa editrice perchè allo stato attuale i difetti di forma pregiudicano giudizi che, altrimenti, sarebbero davvero molto ma molto positivi. Peccato!
Per concludere non posso che consigliarvi la lettura di
Lemonde, un libro che racconta una storia potente, avvincente, sempre al limite tra amore e odio, dolcezza e violenza, e dominata da due protagonisti che vi entreranno dentro, nel bene o nel male, per la loro complessità e per l'intensità dei loro sentimenti.
Giudizio:
★★★★-