Titolo originale: Burned
Autore: P.C. Cast e Kristin Cast
Editore: Nord
Pagine: 414
Prezzo: 16,50€
Data d'uscita: 05/05/2011
altro: settimo libro serie House of Night
Mi chiamo Stevie Rae Johnson e ho appena ricevuto una notizia sconcertante: l’anima di Zoey Redbird è rimasta intrappolata nell’Aldilà. In breve tempo, lei sarà morta. Per sempre. Ed è tutta colpa di Neferet: l’ex Somma Sacerdotessa è diventata la consorte di Kalona, l’angelo caduto che vuole dominare il mondo, e lo ha convinto con l’inganno a recarsi nel regno dei morti per dare la caccia a Zoey. I professori della Casa della Notte pensano che non ci siano più speranze, ma io sono la sua migliore amica e non l’abbandonerò proprio adesso che ha più bisogno di me. E nemmeno Stark, il suo Guerriero – il vampiro che ha giurato di proteggerla per l’eternità –, vuole arrendersi, anzi si è offerto di uccidersi pur di raggiungerla nell’Aldilà. Ma il suo sacrificio sarebbe inutile, se prima non riuscirò a convincere Rephaim ad aiutarci: lui è il figlio prediletto di Kalona, e sta già escogitando un piano per liberare il padre dalla nefasta influenza di Neferet. Per Zoey, infatti, sono disposta a compiere qualsiasi follia, persino ad allearmi col mio peggior nemico...
*Eventuali spoiler se non avete letto i libri precedenti*
Recensione
Da quando ho scoperto la Scozia, e il fascino che sprigiona in un libro, ho capito che lei sola riesce a salvare ogni situazione. Penso questo perché, a mano a mano che m’immergevo e proseguivo la lettura di Burned, settimo libro della serie House of Night creata dall’unione delle menti di mamma e figlia Cast, il suo fascino seducente è riuscito a salvare l’attenzione del mio “io” lettore.
Il libro riprende da dove si era concluso quello precedente: l’anima della pupilla di Nyx, Zoey Redbird, è andata in pezzi dopo quanto si è avvenuto tra Kalona e Heath. Tutti sono sconvolti perché quando l’anima di una Somma Sacerdotessa va in pezzi, essa è condannata a morire o a tramutarsi in un morto vivente dell’aldilà…e se il suo Guerriero la segue per proteggerla e salvarla, è condannato anch’egli alla morte. Un destino non molto roseo che vede quindi nel mirino Zoey, la protagonista, quasi del tutto condannata e Stark, il suo affascinante giovane Guerriero, se ancora una volta amici e nemici, schierati tra bene e male, Luce e Tenebra, con la lettera maiuscola, non interverranno per proteggerli, salvarli o ucciderli per sempre a seconda di cosa li animi.
A differenza dei libri precedenti, questa volta la protagonista si dimostra un vero strazio. Avvolta nei fumi della follia eterna cui si è autocondannata in preda al dolore provato, vaga nel limbo e nell’oblio di se stessa perdendo qualsiasi parvenza di eroica personalità. Anche se dolorosamente provata, e con buone motivazioni, non riesce a suscitare pena in chi cerca d’immedesimarvisi. Fortuna vuole che la sua presenza sia scarsa, altrimenti sarebbe valso schierarsi con il nemico pur di avere qualcosa di più allettante tra le mani. E’ come se lei fosse avvolta in una frivola essenza di vuoto ed egoistico nulla, mentre tutti i restanti personaggi si affannano per trarla in salvo, sacrificando i propri sentimenti anche, in modo che i piani di conquista di Nefereth non vadano in porto.
La trama, come ormai ha preso piede negli ultimissimi libri, continua a svilupparsi in modo corale, cosicché tutti i personaggi, o quasi, riescano a lasciare la loro personale impronta nel susseguirsi degli eventi e dei giochi di potere che vedono ancora una volta due celebri contrappositori, bianco e nero, contendersi le sorti dei vampiri e degli uomini. Tra questi, a parte la geniale e malvagia presenza di Nefereth che come cattiva non risparmia nulla ai suoi nemici, badando che l’ovvio non risulti poi tale, emerge la figura della Rossa: Stevie Rae cui il libro sembra essere dedicato. Il suo nuovo stato, le grandi possibilità e doveri che la assalgono, l’essere combattuta tra ragione e sentimento, fanno si che lei si trasformi in una nuova eroina con più intrigo di quanto ci sia stato nel cuore e nell’anima della quasi obsoleta Zoey.
Benché quindi la mia personale simpatia per Zy in questo libro sia andata scemando, mentre grande interesse si è sviluppato verso la nuova coppia nata sotto una cattiva stella capeggiata dalla Rossa, la storia compie non grossi passi avanti se non nell’evoluzione di Stark lo scozzese che finalmente si vede diminuire del tutto i pretendenti al cuore della sua Regina e attrarre nuovo fascino e carattere con la rivelazione delle sue origini oltremare. Vampiri e scozzesi in un unico cocktail possono dar vita a nuovi spunti interessanti, peccato che sia solo una parentesi guerriera e che il finale e la dea Nyx riporteranno tutto in carreggiata.
Cos’altro potrebbe succedere nella vita e nella lotta tra bene e male è tutto da vedere, ma la sicurezza di essere solo all’inizio della battaglia e non della resa dei conti può sicuramente portare grandi dilemmi. Complessivamente il libro poteva andare meglio, ma lo svolgimento di alcune situazioni darà sicuramente vita a posteriori a nuovi entusiasmanti grattacapi cui sarete costretti ad assistere se vi lascerete coinvolgere dalla lettura di questa vicenda. Speriamo che il mordente sia unitario la prossima volta, e senza disdegnarlo eccessivamente perchè alla fin fine non tutti i libri di una serie possono riuscire con gli stessi esiti.
Giudizio: ★★★★- -
Concordo..corcordo..anche se sai che non amo particolarmene la volubile Zy trovo al tua recensione oltre che divertente lungimirante.
RispondiEliminaIo aggiungo che mi è sembrato un libro "di messaggio e di crescita" che di azione. Si concentra tanto sull'umanizzazione di Refraim e sulla perdita di umanità di Zy.
vero vero, azione concentrata solo in un unico punto mentre per il resto è più una progettazione continua della mossa successiva.
RispondiEliminaFortuna che c'è stato Rafraim a concentrare l'azione su di se e sui personali mutament interni.