Con questa mia recensione inizia uno
speciale tutto dedicato al libro "
Soulless" di
Gail Carriger in uscita oggi, 29 Marzo, per la casa editrice
Baldini Castoldi Dalai. Per l'occasione dedicherò due post di approfondimento al libro che spero possano interessarvi e invogliarvi a leggere il romanzo e che troverete pubblicati nel blog nei prossimi giorni (per un totale di tre, compreso questo con la recensione)
In palio una copia del romanzo messa a disposizione dalla casa editrice. Come fare per partecipare? Semplicemente
commentando almeno due dei tre post e compilando il form che troverete nel blog probabilmente venerdì! Tutto chiaro?Se avete domande chiedete nella chat!
Cominciamo con la mia
recensione!
Titolo:
Soulless
Autore:
Gail Carriger
Editore:
Baldini Castoldi Dalai
Pagine:
320
Prezzo:
17.90€
Data di uscita:
29/03/2011
Trama
Nella Londra di fine Ottocento, uomini, vampiri e lupi mannari hanno imparato a convivere, ma questo non vuol dire che l’esistenza della giovane Alexia Tarabotti non sia piena di problemi. Innanzitutto non ha un’anima, un bello svantaggio se si vuole trovare marito. Suo padre è morto e, per aggiungere sfortuna alla sfortuna, era pure di origine italiana! Quando un vampiro l’aggredisce – uno sgarbo imperdonabile all’etichetta – e lei lo uccide con il suo inseparabile ombrellino parasole, le cose sembrano davvero precipitare: la regina Vittoria in persona manda l’inquietante Lord Maccon (un lupo mannaro volgare e trasandato) a svolgere le indagini. Ma non è finita: la popolazione di vampiri di Londra inizia a essere misteriosamente decimata, e tutti sembrano ritenere Alexia colpevole. Chi vuole incastrarla? riuscirà la ragazza a sfruttare a proprio vantaggio l’impermeabilità ai poteri soprannaturali di cui gode essendo senza anima? O i suoi guai non sono ancora finiti?
Recensione
Come direbbe Miss Tarabotti:
santa pace che libro!
Aspettavo da tempo immemorabile che un editore italiano si decidesse a pubblicare in Italia questa serie e la Baldini Castoldi Dalai, casa editrice forse poco conosciuta e che ora tenta nuove strade (forse perchè il genere sta avendo sempre più successo?), ha deciso di esaudire i miei desideri. Non vi dico l'eccitazione di poter leggere le
gesta di un'eroina vittoriana riveduta e corretta, al passo coi tempi direi, con tanto di vampiri e licantropi. Creature, queste, che imperversano nelle librerie ma che nonostante tutto continuano ad appassionare sempre più lettori.
Prendete una
Londra di fine ottocento, periodo vittoriano, e immaginate che l'esistenza di licantropi e vampiri sia stata resa pubblica e in quanto tale svariate creature soprannaturali scorrazzino per la city come persone normali e detengano anche ruoli importanti e di potere nell'ambito dell'amministrazione e sicurezza della città.
E ora figuratevi una
donna imponente, ben piazzata, seno prosperoso, carnagione olivastra e un naso non propriamente "a modo". Aggiungeteci che è per metà di
origini italiane da parte di padre e che alla
veneranda età di ventotto anni è ancora zitella ed eccovi pronta, fatta e finita
Miss Alexia Tarabotti, una delle protagoniste letterarie più formidabili che potrete mai leggere nella vostra vita. Tale signorina fa di certo un baffo a certe eroine classiche grazie ai suoi modi spicci, alle battute taglienti e a quel modo di fare tipicamente italiano che tanto scandalizza gli inglesi ma che io trovo fantastico.
Ma cosa succede se tale Miss non solo ha un parasole con la punta d'argento ma è anche una preternaturale senz'anima e grazie al suo tocco un essere soprannaturale può perdere le sue caratteristiche anomale per tornare, brevemente, un essere umano? Un bel pasticcio, ve lo dico io! E se tutto comincia con un piccolo incidente, ovvero l'uccisione di un vampiro che tentava, senza un minimo di raziocinio, di palpare la Nostra bella in una biblioteca, allora poi non ci si può sorprendere se Miss Tarabotti si ritrova al centro di una congiura, dove la scienza la fa da padrona, con tanto di rapimenti e fughe rocambolesche.
Ma ecco che a difenderla a spada tratta arriva Lui. Quel
gran pezzo di un lupo, capo del Prin, Alfa del branco Woolsey e pure barone: lord
Conall Maccon. Lui, che rimase affascinato dalla Nostra eroina quando per sbaglio si sedette sopra un porcospino, da lei erroneamente dimenticato su una sedia. Lui, che se la ritrova sempre tra i piedi , anche nelle situazioni più strampalate, e che nonostante finisca sempre per discuterci assieme, alla fine è sempre lei ad avere l'ultima parola.
Battibecchi geniali, siparietti romantici, ammiccamenti maliziosi e una particolare
poltrona: questi gli ingredienti per una coppia che fa scintille e che, sono sicura, adorerete. Anche perchè lui è estremamente focoso, terribilmente sexy e sembra l'unico a non considerare Alexia così brutta come tutti sembrano giudicarla. Uomini così ce ne sono pochi, parola di Darcyana convinta.
Di contorno tutta una serie di personaggi uno migliore dell'altro: dal fido e sensato braccio destro di Maccon, il professor
Lyall, alla miglior amica di Miss Tarabotti,
Ivy, munita di cappellini improbabili, fino al feshionista vampiro
Lord Akeldama, un genio dei vezzeggiativi.
E poi non dimentichiamo che
Gail Carriger ha uno stile assolutamente e irresistibilmente...geniale!Ironia a palate, battutine tipicamente british e una sottile ma efficace presa in giro della società inglese del tempo e dei canoni classici di bellezza, qui stravolti a favore della
brutta ma intelligente. Della serie: a volte anche chi non è bellissimo può risultare irresistibile.
E Alexia lo è.
Chiaro, in ogni caso, il riferimento a un tipo di scrittura "antico", tipicamente austeniano o ottocentesco che le amanti del genere troveranno delizioso e, converrete con me, utilizzato sapientemente.
Se posso, però, muovere una
critica direi che c'è forse un leggero appesantimento della narrazione verso metà romanzo quando ancora non si riesce a capire dove la storia vuole andare a parare, ma soprattutto la fastidiosa presenza (ma qui la colpa va all'editore italiano) di continui
refusi presenti in tutto il libro. A mio parere sarebbe stata necessaria un'ulteriore revisione del testo.
Nonostante questo vi consiglio caldamente la lettura di "
Soulless", soprattutto se siete amanti della Austen e del periodo vittoriano e non disdegnate la contaminazione di vampiri e licantropi e un tocco di romance (non troppo ma, forse, più per adulti che per ragazzi). Vi appassionerà e a volte vi ritroverete a ridere di gusto perchè, davvero, non potrete non amare l'irriverente Miss Tarabotti e il suo fido parasole.
Giudizio: ★★★★+