lunedì 27 febbraio 2012

Romanzi storici in uscita: Philippa Gregory e C.W. Gortner

Che la fastosa corte inglese, con la sua storia ricca di personaggi memorabili, di intrighi e tradimenti, sia una preziosa e inesauribile fonte di ispirazione è fuor di dubbio. Non bisogna quindi stupirsi se tra le uscite di queste ultime settimane troviamo, quindi, due interessanti romanzi che trattano dell'argomento.
Il primo, L'artiglio del leone, è opera di C.W. Gotner, già autore di romanzi storici quali Le confessioni di Caterina De' Medici e L'ultima reginache qui affronta una storia di spie, azione e omicidi alla corte dei Tudor.
Titolo: L'artiglio del Leone
Titolo originale: The Tudor Secret
Autore: C.W. Gortner
Editore: Corbaccio
Pagine: 324
Prezzo: 18.60€
Data di uscita: 23 febbraio
Sito ufficiale dell'autore


Estate 1553: la monarchia inglese è in pericolo. Sul trono siede il figlio adolescente di Enrico VIII, Edoardo VI, malato e succube del potente Lord Dudley, primo duca di Northumberland, che lo spinge a cambiare testamento escludendo dalla successione le sue due sorellastre: Maria, figlia di Caterina d’Aragona, ed Elisabetta, figlia di Anna Bolena. Brendan Prescott, un giovane orfano allevato dalla famiglia dei duchi di Northumberland, viene inviato a Londra per servire il figlio di Lord Dudley. Brendan non ha scelta e inoltre spera di approfittare dell’occasione per far luce sulle proprie origini che sono avvolte nel mistero: questa, almeno, è la promessa che gli ha fatto William Cecil, Segretario di Stato, segretamente avverso a Lord Dudley, chiedendogli in cambio di riferire le mosse dei Northumberland a corte. Contemporaneamente al servizio dei personaggi più influenti e pericolosi del momento, Brendan si trova così coinvolto in una ragnatela di spionaggio, azioni spietate, omicidi efferati e tentati omicidi che mettono a repentaglio tanto il sovrano quanto lui stesso, nonché la donna di cui nel frattempo si è innamorato...


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Il secondo romanzo, invece, ci porta ulteriormente indietro: durante la fine del regno dei Lancaster. Con La signora dei fiumi, la regina del romanzo storico Philippa Gregory firma l'ultimo capitolo della trilogia delle due Rose (i primi due volumi sono: La regina della rosa bianca e La regina della rosa rossa), e ci racconta le turbolente vicende che preparano la tragica fine del regno dei Lancaster e l'ascesa al trono di Edoardo IV e sua moglie Elisabetta Woodville. Delineando l'indimenticabile ritratto di un personaggio assolutamente straordinario: la duchessa Jacquetta di Lussemburgo, madre di Elisabetta, maga, alchimista e veggente, una donna ribelle e spregiudicata.

Titolo: La signora dei fiumi
Titolo originale: The lady of the rivers
Autore: Philippa Gregory
Editore: Sperling e Kupfer
Pagine: 544
Prezzo: 19.90€
Data di uscita:
Sito ufficiale dell'autrice


Francia, 1430. Jacquetta di Lussemburgo è una dei discendenti dei duchi di Borgogna, la cui stirpe si dice abbia ereditato il dono della preveggenza dalla mitica capostipite Melusina, divinità del fiume, in grado di leggere il futuro nello scorrere delle acque. Jacquetta è poco più di una bambina quando viene data in sposa al duca di Bedford che, convinto dei suoi poteri divinatori, la introduce al misterioso mondo dell'alchimia. Ma il destino ha in serbo altro per lei: quando, all'età di diciannove anni, la duchessa si ritrova prematuramente vedova, sfidando qualunque convenzione si unisce in seconde nozze al ciambellano del marito, Richard Woodville, un giovane di belle speranze e di umili origini al quale già da tempo la legava un amore segreto e proibito. Grazie all'ambizione di lui e al proprio fascino e carisma, in breve tempo Jacquetta conquista un posto di primo piano alla corte dei Lancaster. Ma sono anni turbolenti e sanguinosi: Jacquetta sente che la famiglia rivale, gli York capeggiati dal temibile duca Riccardo, si fa sempre più pericolosa e minaccia di distruggere l'intero regno. Jacquetta combatte per il suo re, per la sua regina e per sua figlia, Elisabetta Woodville, per la quale prevede un destino straordinario e inatteso: un capovolgimento di fortuna, il trono d'Inghilterra e la bianca rosa di York.

2 commenti:

  1. La copertina de "L'artiglio del leone" è inquietantemente simile a quella de "Gli occhi di Venezia" di Alessandro Barbero... O.O

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  2. Per quanto riguarda le copertin del romanzo di Philippa Gregory, sono belle entrambe, maconfesso che quella dell'edizione statunitense mi sembra più ammaliante.
    Ludo.

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