Titolo:
Firelight-La ribelle
Autore:
Sophie Jordan
Editore:
Piemme
Collana:
Freeway
Pagine:
280
Prezzo:
9.90€
Data di uscita:
3/01/2012
Discendiamo dai draghi. Siamo dei mutaforma che hanno sviluppato la capacità di apparire umani per sfuggire ai Cacciatori. Viviamo nascosti nelle foreste remote, volando solo di notte, dispiegando le ali quando nessuno può vederci. Siamo Draki. Io mi chiamo Jacinda e sono il tesoro del mio branco, l’unica capace di soffiare ancora fuoco. Ma dopo aver infranto per l’ennesima volta le regole che proteggono la vita della nostra comunità, sono stata costretta a fuggire insieme a mia madre e mia sorella. Ci siamo sepolte vive in un’anonima cittadina, dove sono costretta a mantenere l’aspetto umano con il rischio di dimenticare la mia vera natura. Finché non mi sono ritrovata nella stessa scuola del mio Cacciatore. È possibile una simile coincidenza? Oppure questo bellissimo e pericoloso ragazzo non è quello che la sua famiglia vorrebbe far credere?
Recensione
Che si parli di vampiri, licantropi, semidei o, come in questo caso,
mezzidraghi la sostanza non sembra destinata a cambiare. Le storie si ripetono, le situazioni paiono identiche l'una all'altra e il rapporto tra protagonista femminile e il belloccio maschile segue canoni ben precisi e consolidati.
Amo gli young adult ma quando mi ritrovo a leggere un romanzo, dalle ottime premesse,che si rivela essere la copia di altri dieci romanzi già letti, non posso che rimanerne profondamente delusa, nonostante l'evidente e istantaneo piacere nel leggerlo. Sarà che ormai riuscire ad accontentarmi è diventata un'impresa, sarà che sono alla perenne ricerca di originalità ma dire che
Firelight mi sia davvero piaciuto sarebbe un'enorme bugia così come dichiararne il contrario. Chiariamo:
non è un brutto libro e in confronto a certi YA ci troviamo anche di fronte a una buona prova. E' scorrevole, decisamente coinvolgente, visto che l'ho letto in un giorno, e l'elemento soprannaturale dei draghi è intrigante e ben costruito. Oltre a questo, però,
Firelight lascia ben poco se non una costante sensazione di deja-vu e una fastidiosa irritazione per il non-finale e per la protagonista,
Jacinda, in crisi continua su cosa deve, vuole, può fare senza per questo riuscire a perseguire realmente un obiettivo prefissato e cambiando idea ad ogni pagina.
Se vi dico: scuola nuova, protagonista con evidenti problemi ad ambientarsi, fulmineo interesse per il bello quasi impossibile della scuola che nasconde un segreto collegato alla nostra prode eroina, tira e molla continui, la presenza (ormai un
must in ogni YA) di una certa scena della finestra nella camera da letto di lei e l'accenno a un triangolo amoroso...a voi non vengono in mente altri numerosi romanzi dello stesso genere?Posso immaginare la vostra risposta.
Firelight si inserisce in tutta quella serie di romanzi per ragazzi che non vogliono o non sono in grado di osare. Le creature soprannaturali cambiano ma la storia è sempre la medesima: originalità zero, successo assicurato. E se gli americani si accontentano con poco io, mi spiace, ma cerco ben altro.
Consiglio
Firelight strettamente agli amanti degli young adult e in particolare a coloro che non cercano necessariamente una qualsivoglia novità perchè qui difficilmente la troveranno.
Recensione: ★★★